Saluto fascista a Cogoleto, Bucci: “Condanniamo il gesto ma anche la gogna mediatica”

Questa la risposta del Sindaco all’opposizione genovese che aveva chiesto una ferma presa di distanze dai consiglieri di Cogoleto denunciati dalla Digos

Genova – “Quello che è illegale è illegale e va perseguito, ma non è compito del Sindaco farlo. Siamo certi che lo farà la giustizia”.

Ha risposto così il sindaco Bucci, oggi in Sala Rossa, all’articolo 55 con il quale l’opposizione chiedeva una risposta forte contro i consiglieri che nell’aula del consiglio comunale di Cogoleto hanno fatto il saluto fascista nel Giorno della Memoria e che oggi risultano denunciati dalla Digos per la violazione dell’articolo 2 della legge Mancino.
“Io credo che ieri abbiamo dato la risposta migliore con un bellissimo ricordo di Teresa Mattei”, ha continuato il Primo cittadino aggiungendo che “come amministrazione comunale celebriamo anche i 100 anni del PCI, perché si tratta di riferimenti storici importanti che non dobbiamo dimenticare”.

Ha precisato Bucci che poi ha bacchettato Paolo Putti dicendo che quelli che chiedono “risposte ferme” in realtà non fanno attenzione a quello che succede: “Due anni fa Crivello fece una lettera aperta alla stampa chiedendo al Sindaco se fosse antifascista oppure no. L’ho scritto chiaro e tondo nella mia risposta, caro consigliere Putti, forse lei fa finta di non sentire. Io sono antifascista come sono anticomunista e contro tutti i regimi dittatoriali che annullano la libertà, che è uno dei nostri beni primari. Io però preferisco urlare a gran voce che sono con invece che anti. Io sono con Genova, con chi lavora per rendere la città più grande e più bella, con gli investitori che portano lavoro, e con chi si tira su le maniche perse e per gli altri.
Non vado oltre perché preferisco leggervi un commento della comunità degli Scout di Cogoleto che condivido in pieno e parla di condanna della simbologia, che è deplorevole e agghiacciante, ma esorta a non restare impassibili nemmeno davanti alla gogna mediatica.  Ciò che combattiamo è l’odio in tutte le sue forme. All’odio non si può rispondere con l’odio. La lettera degli Scout, infatti, vuole essere sia una condanna del gesto, non delle persone, che un messaggio di speranza nell’ottica del cambiamento. Ecco noi stiamo lavorando per il cambiamento e io sarò estremamente contento se alla fine, a maggio 2022 avremo cambiato anche il modo in cui ci rapportiamo di fronte a questo”, ha concluso il Sindaco.

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