Con il 59,3% il Movimento sosterrà Draghi
Roma – Per Di Maio si tratta di coraggio, ma anche di maturità. In realtà è probabilmentelmente un modo per rimanere a galla nelle sale del potere. Di certo il Movimento subisce un’altra frattura. Già la domanda aveva suscitato molte perplessità. «Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?»
Ha votato quasi il 60% dei militanti del Movimento. A favore del SÌ 44.177 voti su 74.537 votanti, mentre gli aventi diritto erano 119.544. Ora che Draghi ha messo quasi tutti d’accordo vedremo con chi sceglierà di governare. Il primo dato di questa giornata è la straordinaria capacità della classe politica di amalgamarsi, ricrearsi e riprodursi, per poi discutere e fare distinguo sui dettagli del nulla. Tra il neo europeismo per convenienza della Lega e una scatoletta di tonno arrugginita colpita con un calcio distratto e gettata in un angolo, il PD si rigenera e sopravvive. Torna in grande spolvero Silvio Berlusconi.
Per gli uomini di Grillo, dopo una dura scalata e tanta fatica per arrivare in cima al monte, una sedia per riposarsi un po’ ci voleva.
Questo nuovo corso della politica italiana mi fa venire in mente i ladri Pisa. La tradizione toscana vuole che di notte andassero a rubare assieme e di giorno bisticciassero per dividersi il bottino.
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