Genova – All’inizio hanno dovuto inventarsi il modo per poter rispettare il distanziamento. Poi, sono stati obbligati a chiudere. E bisogna dire che la categoria è stata compatta nel rispettare le regole. Adesso la situazione è diventata insostenibile, come è insostenibile per un’altra categoria a rischio di estinzione. Quella degli operatori dello spettacolo. E non si capisce questo accanimento visto che per altri luoghi pubblici non si utilizza alcuna precauzione: non di rado si entra nei supermercati e l’affollamento è veramente impressionante.
Due pesi e due misure? Probabilmente sì, anche perché questa volta chi amministra la cosa pubblica ha dato un po’ di speranza per l’apertura dei locali in occasione di San Valentino. Locali sold-out ma poi la doccia fredda. Vietato aprire. In Liguria la situazione è precipitata probabilmente a causa dei frontalieri che hanno contribuito ad alzare i contagi . Insomma, siamo finiti in “zona arancione” con quello che ne consegue. Ma se da una parte l regole vanno rispettate, dall’altra bisogna anche pesare le esigenze di chi ha un’azienda e non la vuole chiudere. Oggi, i ristoratori hanno sfilato per la città per chiedere di poter lavorare, con i locali messi in sicurezza mesi fa. A noi sembra una richiesta sensata.
Il video della protesta in diretta
fp
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