“Lei sta prendendo a schiaffi la nostra Costituzione”. E il Sindaco sbatte fuori dal suo ufficio il coordinatore genovese di Rifondazione

Presidio antifascista a Tursi, botta e risposta tra gli attivisti e il Sindaco

Genova – “Ho ricordato al Sindaco, che continuava a parlare di equidistanza tra comunismo e fascismo, che la nostra costituzione dice tutt’altro e cioè che l’ideologia fascista e razzista è vietata, non le altre ideologie, e quindi stava prendendo a sberle la nostra Costituzione”.
Lo spiega Gianni Ferretti, Coordinatore della sezione genovese di Rifondazione Comunista, che aggiunge: “La sua reazione è stata quella di sbattermi fuori dall’ufficio”.

È successo oggi pomeriggio nel corso dell’incontro a Tursi tra Marco Bucci e la delegazione  che rappresentava i Giuristi Democratici, ANPI, CGIL, USB, Rifondazione e Linea Condivisa. Un colloquio con il Sindaco per chiedergli di ritirare l’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale il 9 febbraio scorso, quello che impegna la Giunta a promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda delle ideologie fasciste, naziste, comuniste, eversive e antidemocratiche.

“Non è tollerabile che nell’ufficio del Sindaco qualcuno dica che il Primo Cittadino è anticostituzionale”, ribatte Marco Bucci sottolineando che “se fosse così dovrei dare le dimissioni subito. Queste affermazioni non sono tollerabili”.

Insieme a Ferretti ha abbandonato Tursi anche Gianni Pastorino, consigliere regionale di Linea Condivisa, che ribadisce: “In maniera molto civile è stato chiesto al Sindaco di mettere riparo a questo ordine del giorno, ritirandolo e parlando con le forze politiche che lo hanno sostenuto. Il Sindaco ha negato questa possibilità dicendo che è una questione del Consiglio comunale e dimenticandosi che lui stesso l’ha votato e nel momento in cui è stato cacciato via u componente della delegazione, ho pensato fosse giusto anche per me alzarmi e andarmene perché la discussione era politicamente finita”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.