Passa la riforma dei municipi voluta da Bucci. Lilli Lauro, da remoto, sfiducia il Presidente del Consiglio Bertorello

Manca la maggioranza assoluta: si apre la strada ad altri due passaggi in Sala Rossa

Genova – Il primo consiglio comunale dei tre previsti sul decentramento, comincia a mettere in atto la riforma dei Municipi che prevede il progressivo accentramento verso Tursi e da oggi  non può più essere emendata.
Che le funzioni dei Municipi non si fossero mai completamente sviluppate è una verità incontrovertibile.
Che si potesse, avendone interesse, migliorare il sistema anche aumentando il decentramento sarebbe stata, con molta probabilità, la soluzione più adatta. Certo, una volta messo a regime il nuovo sistema, gli effetti si vedranno subito perché se la normativa si può cambiare con una certa rapidità, le criticità rimarranno ancora per molti anni. D’altronde la gestione manageriale del Sindaco Bucci ha scelto da tempo questa come via maestra.
Sicuro non ci si aspettava che in una seduta, che ha visto la discussione degli emendamenti ma con esito certo vista la schiacciante maggioranza, di assistere a un siparietto che si sarebbe potuto evitare.
Durante le votazioni, forse per errore, il consigliere Mario Baroni vota per Lilli lauro che nel frattempo si è allontanata. Baroni si scusa, la Lauro rivota ma il Segretario Generale annulla il voto. Bertorello silenzia la Lauro che voleva assolutamente la parola e la consigliera lo sfiducia. Insomma un frammento di politica a cui non avremmo voluto assistere ma che ha interrotto la monotonia di una discussione che aveva un esito scontato. A questo punto il dato importante non è la votazione ma la posizione del Presidente del Consiglio Bertorello che sembra traballante.

La consigliera Lauro esce dall’aula e Baroni vota per lei

fp

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.