Il gruppo M5S Genova: “Non si capisce se la Lauro abbia patito più il richiamo al rispetto delle regole o l’applauso dell’aula”
Genova – “Benvenuti al bar del Consiglio comunale di Genova! Più che Aula rossa, la si potrebbe chiamare “bar dello sport”. Consiglieri della maggioranza che votano per gli assenti, i quali vanno e vengono in spregio all’istituzione. Un continuo andirivieni, senza regole e senza veti: c’è chi addirittura crede che l’aver dato la fiducia al presidente del consiglio consenta loro la libertà di fare quel che si crede, tra anche volare via in moto… e non certo in remoto autorizzato. Una brutta parentesi che riassume la prepotenza del centrodestra e la sovranità del sindaco, che sviliscono una responsabilità di un voto che deve essere svolto con regole ben precise”.
Lo dichiarano il capogruppo del M5S Genova Luca Pirondini e il consigliere comunale Stefano Giordano commentando l’uscita anticipata dall’Aula della coordinatrice genovese di Cambiamo!, Lilli Lauro, mentre si stavano votando gli emendamenti alla delibera di Giunta per il decentramento dei Municipi.
“La consigliera – spiegano i portavoce del M5S -, infastidita dal protrarsi dei lavori che evidentemente cozzavano con i suoi impegni, a un certo punto ha deciso di abbandonare la postazione andandosene via durante il voto. Il suo “compagno” di banco allora ha votato al posto suo mentre lei, contestualmente, votava anche in remoto, con ogni probabilità in sella al suo scooter. Al che, il Presidente del Consiglio comunale ha giustamente annullato il voto della consigliera salvo poi subire le pressioni di Re Bucci che ha chiesto di bloccare la discussione e invocare la correttezza del voto, chiedendo consenso alla segreteria generale”.
“Federico Bertorello ha svolto il suo compito in modo egregio, professionale e al disopra delle parti. Tuttavia, la sua neutralità non sarà ben digerita dal sindaco che sembra si stia organizzando a eliminare chi non svolge il suo compito di yes man”.
“Riteniamo vergognoso l’atteggiamento della consigliera Lauro e di chi vota per gli assenti, benché siano arrivate le scuse immediate per l’errore commesso… sempre se di errore si è trattato”, continuano i consiglieri M5S che precisando di ritenere “Vergognoso che la consigliera abbia poi pubblicamente redarguito Bertorello ricordandogli che lei è lì perché io l’ho votata, e allora la sfiducio. Il solito atteggiamento da padroni dell’aula, capitanato dal solito e ormai prevedibile Sindaco che non digerisce chi fa rispettare le regole quando sono in contrasto con la falsa democrazia”.
E poi aggiungono con una punta di veleno: “Forse è il caso, a questo punto, di fare un piccolo ripasso: il provvedimento numero 8 del Presidente del consiglio prevede e autorizza dunque la possibilità di collegarsi in videoconferenza per i consiglieri comunali “che abbiano un’oggettiva impossibilità a partecipare alle sedute del consiglio comunale”. Ebbene, la consigliera Lauro di oggettive difficoltà non ne aveva visto che ha partecipato in presenza fino a una certa ora e dopodiché ha scelto di andare a casa. Dunque, corretto l’intervento del presidente Bertorello: non poteva votare. Le regole sono uguali per tutti: minacciare di sostituire il presidente del Consiglio, che deve essere imparziale, sarebbe l’ennesimo schiaffo alla democrazia e al rispetto delle regole. Bucci e la Lauro se ne facciano una ragione: l’Aula di Tursi non è il loro personalissimo regno. Dove la Lauro questa volta ha assaggiato l’amaro calice del dissenso dei suoi stessi colleghi di partito, che con l’applauso in Aula hanno bocciato il suo comportamento scorretto”, concludono i portavoce del gruppo consiliare M5S.
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