Un femminicidio ogni due giorni durante le misure di confinamento decretate per l’emergenza sanitaria. Lo dicono i dati del Dossier Viminale 2020
Una mattanza di donne. Questo è successo durante il lockdown che dal 9 marzo al 3 giugno 2020 ha tenuto chiusi in casa vittime e carnefici. Una convivenza forzata che ha peggiorato la situazione di chi vive una vita tesa sul filo del rasoio.
Lo dicono i dati del Dossier Viminale 2020 che per gli 87 giorni di blocco registra 58 omicidi “in ambito familiare/affettivo”. Di questi, il 75,9% è un femminicidio. Ciò significa che durante il lockdown sono morte 44 donne, una ogni due giorni.
Se consideriamo che nell’arco dell’anno i delitti classificati come femminicidio sono stati 73, e lo riporta la “Lista dei femminicidi in Italia”, il calcolo è presto fatto: 44 donne uccise in 87 giorni contro le 29 ammazzate nei restanti 278 vuol dire che il reato è quintuplicato.
Un dato che dovrebbe far riflettere su quanto possa essere pericoloso l’ambiente familiare dove, oggi, avvengono almeno la metà degli omicidi commessi in Italia.
I numeri dei femminicidi in Italia nei primi mesi del 2021
Simona Tarzia


Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.