Genova – La commissione che si è svolta oggi sulla modifica del Puc per poter edificare il secondo punto vendita di Esselunga a Genova, ha avuto come destinazione finale il Consiglio Comunale di domani dove, vista la schiacciante maggioranza di cui gode il Sindaco, passerà certamente. E così dopo via Piave anche Sampierdarena avrà la sua Esselunga.
La discussione politica è ormai appiattita sul banale scontro Coop contro Esselunga, con Basko che si allarga a macchia d’olio anche grazie a al suo altro marchio, Ekom. Con buona pace del commercio di vicinato che riceverà un altro duro colpo.
E come si potrà risolvere il problema dei piccoli negozi? Probabilmente facendoli sparire tutti, sommersi dalle grandi superfici di vendita in una città che ha sempre meno abitanti.
Eliminati i negozi, eliminato il problema. Ma se nel libero mercato è sacrosanto che anche Esselunga possa godersi una fetta dell’asfittico mercato genovese, certo è che se il numero di punti vendita della famiglia Caprotti dovrà eguagliare quello delle Coop, il prossimo futuro ci riserverà delle sorprese.
Nel mentre ci auguriamo che il proliferare di grandi superfici di vendita non vada a desertificate i nostri quartieri e non laceri ulteriormente il tessuto sociale. Ma nel caso questo succedesse ci sarà certamente qualche forza politica che sarà pronta a cavalcare il malcontento cercando un nemico da combattere. Creare un problema per risolverlo è un modo per perpetuarsi senza avere necessariamente delle idee.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.