Bologna – Due arresti e il sequestro di 500 mila euro sono i risultati di un’indagine chiamata “Fake travel” che ha smascherato le truffe di un’agenzia di viaggi con sede legale in Cernusco Lombardone e con sedi operative a Bologna e Asti.
Gli elementi raccolti durante le indagini hanno portato alla luce innumerevoli truffe sulla vendita di biglietti aerei e su pacchetti turistici in posti esotici.
Tour operator truffati
La strategia era quella di inviare a vari tour operator ricevute di bonifici bancari, poi revocati, per acquistare pacchetti turistici mai saldati. Ma nella lista dei truffati ci sono anche molti privati, che dopo aver acquistato vacanze da sogno in resort di lusso, all’arrivo nella meta sognata non hanno trovato nulla di quanto promesso dall’agenzia.
Truffate anche alcune banche
Tra le vittime del tour operator figurano anche istituti bancari. Gli indagati, infatti, hanno simulato la stipula di un accordo commerciale con un albergo, compiacente, consistente nella fornitura di servizi di ospitalità che, benché inesistenti, sono stati pagati con carte di credito. L’agenzia provvedeva poi a disconoscere sistematicamente tali transazioni al fine di ottenerne il rimborso del controvalore dagli istituti bancari gestori delle predette carte di credito, per un importo complessivo di 100 mila euro circa.
Carte di credito clonate per pagare biglietti aerei
Ma la truffa più rilevante ha riguardato la sottoscrizione di contratti di fornitura di biglietteria aerea con agenzie munite di licenza I.A.T.A., grazie ai quali gli indagati hanno ottenuto le “chiavi di accesso” necessarie per poter acquistare biglietti per conto dei clienti finali.
Avvalendosi di tali credenziali, l’agenzia finita nel mirino degli inquirenti ha acquistato biglietti aerei, attraverso il gestionale I.A.T.A., ha incassato il prezzo dei titoli di viaggio dagli acquirenti finali, ma successivamente inserito nella piattaforma di acquisto carte di credito revocate o clonate. Nel corso della perquisizione eseguita a Milano, uno degli arrestati è inoltre risultato in possesso di un falso documento di identità, probabilmente utilizzato per rendersi irreperibile dinanzi alle continue e pressanti richieste di rimborso da parte dei truffati.
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