Genova – La retorica legata al lavoro del personale sanitario non riesce a nascondere le magagne di una sanità che si affida sullo spirito di abnegazione del personale. In una nota USB dichiara che da novembre chi è impegnato in prima linea per contrastare il Covid, non percepisce neanche più la già misera “Indennità di malattie infettive” corrispondente a 5,16 euro al giorno.
Il riferimento va al personale operante nei reparti Covid, al pronto soccorso se non al “tendone Covid” dove oltre effettuare tamponamenti per i piccoli pazienti il personale opera come Hub regionale nella fascia di età fino a 19 anni. Quando un medico od un Pediatra di Libera Scelta prescrivono un tampone, il piccolo o il ragazzo lo effettuano al Gaslini.
Nella nota viene specificato che si tratta del “personale che ogni giorno pone a rischio sé stesso ed i propri famigliari da quando timbra l’ingresso fino al termine del turno. La risposta? I fondi regionali specifici sono terminati
Riuscire a capire se arriveranno altri fondi? Impossibile, nessuno risponde. E allora andiamo avanti con la solita retorica buona per tutte le stagioni ma soprattutto, da buoni genovesi, gratuita…”
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.