Vaccino AstraZeneca, per l’EMA i benefici superano i rischi

Draghi: “Si riprende da domani”

Il 14 marzo 2020 AstraZeneca rassicurava con una nota i cittadini e soprattutto i Governi: “Un’attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili relativi a oltre 17 milioni di persone vaccinate nell’Unione Europea (UE) e nel Regno Unito con il vaccino AZD1222 non ha mostrato evidenze di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (DVT) o trombocitopenia, in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui sia stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro COVID-19”.

Il 16 marzo anche in Italia l’Agenzia del farmaco (Aifa) ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea il divieto di utilizzo del vaccino anglo-svedese “su tutto il territorio nazionale”, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema.

Il vaccino può essere utilizzato

Pronunciamento che è arrivato oggi e che ha decretato che i benefici del vaccino nel combattere la minaccia ancora diffusa del Covid-19 (che a sua volta provoca problemi di coagulazione e può essere fatale) continuano a superare il rischio di effetti collaterali.
il vaccino non è associato ad un aumento del rischio complessivo di coaguli di sangue (eventi tromboembolici) in coloro che lo ricevono. Non vi è evidenza di un problema relativo a lotti specifici del vaccino o a particolari siti di produzione.

Rari casi di coaguli

Tuttavia, il vaccino può essere associato a casi molto rari di coaguli di sangue associati a trombocitopenia, cioè bassi livelli di piastrine (elementi nel sangue che lo aiutano a coagulare) con o senza sanguinamento, inclusi rari casi di coaguli nei vasi che drenano il sangue dal cervello (CVST).

Solo 7 casi su 20 milioni di vaccinati

Circa 20 milioni di persone nel Regno Unito e nello SEE avevano ricevuto il vaccino dal 16 marzo e l’EMA aveva esaminato solo 7 casi di coaguli di sangue in più vasi sanguigni (coagulazione intravascolare disseminata, DIC) e 18 casi di CVST. Un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile e merita ulteriori analisi.

I vantaggi sono superiori agli svantaggi ma è meglio avvertire i pazienti dei rischi

Il Comitato era del parere che la comprovata efficacia del vaccino nel prevenire l’ospedalizzazione e la morte per COVID-19 superi la probabilità estremamente ridotta di sviluppare DIC o CVST. Tuttavia, alla luce dei suoi risultati, i pazienti devono essere consapevoli della remota possibilità di tali sindromi e, se si verificano sintomi indicativi di problemi di coagulazione, i pazienti devono consultare immediatamente un medico e informare gli operatori sanitari della loro recente vaccinazione.

Informazioni per i pazienti

Il vaccino COVID-19 AstraZeneca non è associato ad un aumento del rischio complessivo di disturbi della coagulazione del sangue.
Ci sono stati casi molto rari di coaguli di sangue insoliti accompagnati da bassi livelli di piastrine (componenti che aiutano il sangue a coagulare) dopo la vaccinazione. I casi segnalati erano quasi tutti in donne sotto i 55 anni.
Poiché COVID-19 può essere così grave ed è così diffuso, i benefici del vaccino nel prevenirlo superano i rischi degli effetti collaterali.

Cosa fare se si verifica uno dei seguenti sintomi dopo aver ricevuto il vaccino COVID-19 AstraZeneca

Affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle, cercare immediatamente assistenza medica e menziona la tua recente vaccinazione.

Da domani si riparte

Domani dalle ore 15.00 riprendono le vaccinazioni con il vaccino di AstraZeneca, lo comunica il Ministero della Salute. “Sentito il Ministro della Salute, la Direzione generale della Prevenzione e il Consiglio Superiore di Sanità, l’Agenzia italiana del farmaco Aifa rende noto – spiega la nota – che sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021”. Pertanto, domani, “non appena il Comitato per i farmaci ad uso umano (CHMP) rilascerà il proprio parere, AIFA procederà a revocare il divieto d’uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle ore 15.00”.

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