Contagi al Maragliano, non era tutto così chiaro.

Alabama 1621 – Sembrava ormai primavera, anche se le tensioni  gelavano la città come negli inverni più freddi. Il chiacchiericcio era diventato tumulto, e quando la folla perde il controllo non è mai un bel segnale. Le autorità volevano che la questione si risolvesse al più presto, per tornare a quell’ordine finto che però teneva le persone in casa, al lavoro e comunque sotto controllo. A un certo punto le voci più autorevoli della città decisero, per il bene di tutti, di mettere fine ai dubbi. La colpevole era lei, che nemmeno era nata lì e soprattutto era sola.
La impiccarono verso mezzanotte, dopo aver sofferto un po’ perchè, sfortunatamente, il collo non si spezzò di netto. L’ agonia durò qualche minuto e poi il respiro si spense.
Tornarono tutti a casa, alcuni convinti di aver fatto bene, altri convinti che quel sacrificio andava fatto, altri soddisfatti perchè quell’insignificante morte metteva ordine in città.

A pensar male

È solo una delle tante storie di un mondo incivile che fortunatamente non c’è più. Perchè nei paesi civili la gente non viene più impiccata, perchè la Giustizia e l’Amore trionfano  e soprattutto viviamo in un contesto sociale in cui i diritti, dopo anni di lotte, sono un fatto acquisito.
Anche se a pensar male ogni tanto qualche dubbio sorge. Ad esempio, ma è solo un esempio, a seguito della drammatica scomparsa di un paziente al Policlinico del San Martino e del contagio di molti pazienti ricoverati, l’informazione arrivata dalla Direzione dell’ospedale è che uno dei contagiati fosse un’infermiera “che si era rifiutata di sottoporsi alla vaccinazione” . Presto la notizia si è trasformata in “infermiera No-Vax” “che ha rifiutato di vaccinarsi” e tanto è bastato a far partire il linciaggio su quel meraviglioso strumento di unione sociale che è fb. La caccia alle streghe è partita subito.

Le notizie succulente

Notizia troppo succulenta per non riprenderla, magari di terza mano ma ancora bella lucida, e divulgarla anche a livello nazionale.
Peccato che piano piano alcuni fatti emergano, e son quei fatti che dipingono la realtà con colori un po’ più netti. Sono quei fatti che impongono di cominciare a nascondere sapone e corda per provare a ragionare sul fatto che i membri del personale positivi sono due, e forse, ma non è dato di saperlo da fonti ufficiali, uno dei due è pure vaccinato. Andiamo per ipotesi naturalmente.  Perchè per una questione di privacy non sono pubbliche le informazioni sulla vaccinazione degli operatori sanitari. Ma visto che il comunicato ufficiale ha parlato di una sola  infermiera “che si era rifiutata di sottoporsi alla vaccinazione” presumiamo che il secondo operatore avesse già assunto la sua dose di vaccino. Ma sta emergendo anche che forse il reparto non fosse così tanto covid free, e cominciano a spuntare altri casi di contagi, di tamponi non eseguiti perchè non obbligatori.
Però interessava solo lei, che per adesso non ha ancora un nome, “che si era rifiutata di sottoporsi alla vaccinazione”. E speriamo che il nome non esca, perchè magari oltre a perdere il lavoro potrebbe anche correre dei rischi nel caso qualche imbecille decidesse di aspettarla sotto casa.
Ma l’importante è che il flusso delle informazioni corra, che le persone scrivano e commentino e scrivano, spesso senza neanche aver compreso il testo.

fp

QUI l’intervista al Dott Orengo, Direttore sanitario del Policlinico San Martino

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