Il testo, in discussione in CdM, dovrebbe entrare in vigore dal 7 aprile
Con il nuovo Decreto Covid sono in arrivo due novità importanti per i professionisti della salute: lo scudo penale e l’obbligo vaccinale per tutto il personale della sanità. L’ipotesi che si sta facendo strada è di estendere il provvedimento a chiunque lavori in una struttura sanitaria, compresi ambulatori privati e RSA. La sanzione prevista per chi rifiuta il vaccino sembra sarà il blocco dello stipendio.
Si può fare?
Ce lo spiega Emilio Robotti, avvocato esperto di Diritto sanitario e Politiche sanitarie, che dà uno sguardo anche agli errori di fondo che si sono verificati nella gestione dell’emergenza. Perché la pandemia che ha sorpreso i politici e i gestori del sistema sanitario italiano non è arrivata all’improvviso, e anzi il nostro Paese aveva pure un piano di risposta, disatteso e non aggiornato.
Tutte lacune del nostro sistema che rischiano di farci rivivere ogni minuto della pandemia nelle aule di tribunale. Ed ecco allora in arrivo lo scudo penale. Servirà o è solo l’ennesimo annuncio per questi “eroi” che poi inevitabilmente sono abbandonati e travolti dalla logica dello scaricabarile?
L’obbligo vaccinale
Lo scudo penale
Tutti i guai nella gestione dell’emergenza sanitaria
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.