Ad accorgersi del furto è stata la sorella della vittima che ha notato dei prelevamenti sospetti dal conto cointestato
Torino – Le indagini sono iniziate nell’agosto scorso, quando una cittadina italiana residente in Svizzera si è accorta di alcuni prelievi sospetti dal conto corrente bancario cointestato con la sorella, che risiede a Torino ed è ricoverata presso una RSA in quanto malata e non autosufficiente. I prelievi, effettuati tutti a distanza ravvicinata fra il 18 luglio ed il 12 agosto 2020 presso sportelli bancari ubicati nell’arco di 300 metri dalla RSA, ammontavano complessivamente alla somma di 1.200 euro.
Inchiodato dalle telecamere della banca
Gli accertamenti condotti dalla sezione investigativa del Commissariato Borgo Po, grazie alle immagini di videosorveglianza degli istituti di credito riuscendo a risalire per questioni temporali solo all’ultimo episodio, in ordine cronologico. In tali immagini viene immortalato un dipendente OS della struttura, un cittadino italiano di 49 anni, verso il quale si erano da subito concentrati i primi sospetti degli investigatori. L’uomo infatti, che ha a proprio carico numerosi precedenti di polizia e anche condanne tra cui furto, appropriazione indebita e truffa continuata, in una occasione, in cui la vittima si era accorta di non trovare più nel portafogli la carta bancomat, rivolgendosi alla direzione della RSA per segnalare l’accaduto, si era presentato poco dopo dalla responsabile dicendo di aver trovato nel cassetto del comodino dell’anziana la carta, riconsegnandogliela.
Al bancomat con la divisa della RSA: denunciato anche per il pericolo di contagio
Nelle riprese delle telecamere della banca, l’uomo indossa la divisa prevista per gli operatori socio sanitari e, pur trovandosi all’esterno della RSA, non provvede nemmeno al cambio delle calzature, per poi fare rientro al lavoro (circostanza questa verificata con un controllo incrociato dei turni di lavoro dell’uomo rispetto all’orario del prelievo). Le immagini testimoniano una condotta incurante del grande rischio cui l’uomo ha sottoposto i residenti nella RSA, per il pericolo di contaminazione al virus al quale lo stesso ha esposto gli anziani e fragili ospiti della struttura. Pertanto il quarantanovenne, oltre ad essere denunciato per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito, è stato anche denunciato per non aver osservato ordini finalizzati a impedire la diffusione di malattie infettive.
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