Uni(s)corno day

Quel naufragio davanti alla fiera

Tutto accade, e non forse a caso, nella giornata mondiale dell’Unicorno, animale fantastico, simbolo di bellezza e di potenza, creatura mitologica per antonomasia, ancorché mitico e simbolico nello stesso tempo. Dalla innocenza alla bellezza, sino alla purezza di cuore. E comunque, anche questo forse non casualmente, nello stesso giorno in cui è stato ricordato il naufragio della London Valour: venti morti e numerosi feriti, insieme a molti marinai filippini del cargo inglese, salvati dalle onde. Spettacolo funesto a cui assistette un sindaco Marco Bucci ancora bambino in compagnia del padre, tutto a qualche decina di metri dalla diga foranea.

“Con che coscienza un giovane salta la lista?”

Proprio di fronte a quell’hub vaccinale inaugurato in presenza del generale Figliuolo e voluto dal governatore Giovanni Toti sotto al tendone azzurro del padiglione di Jean Nouvel, nel sito della fu Fiera di Genova. Mentre la Regione lancia persino la campagna del vaccino in notturna con una potenza di fuoco, pardon di inoculazione (mi raccomando di disporre a modino le vocali), di 1500 dosi che andranno ad aggiungersi alle 5000 del padiglione Jean Nouvel. Che poi il problema principale non è tanto la potenza di fuoco, quanto le munizioni, mentre il governatore Giovanni Toti, tanto per sentirsi al livello di Mario Draghi, denuncia di trattative improprie proprio negli Hub per cambiare vaccino da AstraZeneca a Pfizer.
Bravo quasi come il presidente del consiglio che solo ieri ha sbottato contro i furbetti del vaccino: “Con che coscienza la gente salta la lista sapendo che lascia esposte a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili? Uno può banalizzare e dire: smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani o i ragazzi, o gli psicologi di 35 anni. Queste platee di operatori sanitari che si allargano. Con che coscienza un giovane salta la lista e si fa vaccinare? Non vogliamo dire che gli operatori sanitari non vanno vaccinati. Assolutamente bisogna vaccinare chi è in prima linea, ma ci sono queste platee di sanitari che si allargano e che non sono in prima linea”.

Quella gaffe targata Regione

Perciò decidete un po’ voi qual è la ricorrenza più consona. E se votarvi alla innocenza, alla bellezza e alla purezza di cuore della creatura mitologica. Oppure se cavalcare, visto il tema, quello dei vaccini, della campagna vaccinale e dei nostri amministratori l’immagine del naufragio che il nostro esimio Sindaco probabilmente ha ancora davanti agli occhi.
Perché, dicevo, non casualmente proprio stamattina, tanto per allietare un po’ la giornata di genovesi e liguri under 70 che stanno pazientemente aspettando di conoscere la data in cui potranno iniziare a cercare di prenotare la vaccinazione, è accaduto un altro disguido.

Una brutta figura

E proprio mentre l’argomento più dibattuto è quello sulla presunta pericolosità dei vaccini, mentre genovesi e liguri aspettano spasmodicamente di capire quando potrà essere il loro turno, si è registrata l’ennesima brutta figura. Con un cartello grafico con i simboli di Alisa e chiaramente di fonte regionale contenente le date delle possibili prenotazioni suddivise per fasce di età.
Notizia ovviamente ghiotta, tanto che è iniziata a circolare massicciamente in rete. Tranne poi venire smentita con un freddo comunicato dalla stessa regione e bollato dallo staff della comunicazione dello stesso Toti come una fake news.

Un rattoppo tardivo

Insomma il tutto cancellato con un secco, anzi laconico, comunicato che sa tanto di rattoppo tardivo: “Regione Liguria rende noto che è stata diffusa attraverso i social media, in particolare su alcune pagine Facebook e chat Whatsapp, una grafica ‘fake’ relativa alla campagna vaccinale anti Covid-19″.
L’invito è quello di non diffondere l’immagine per non creare disinformazione, il piano non è ancora definito ed è in via di approvazione. La grafica in questione, costituiva a quanto si apprende dalla stessa Regione, una delle tante prove, temporanee e non definitive, che vengono realizzate e che, per questo, doveva rimanere ad uso interno degli uffici.
E la soluzione del giallo, a meno che non esista nello staff comunicazione una gola profonda che cerchi di avvelenare i pozzi, dovrebbe essere di facile lettura. Qualcuno, alle prime armi o meno, deve aver esagerato nelle chat, inviate volontariamente o per errore su qualche rete nemmeno troppo sicura. Sino a provocare un danno.

Quel discutibile precedente

Per carità poca cosa vista la sollecitudine con cui prima che i centralini regionali venissero intasati sono riusciti a rispondere per metterci in allerta dall’errore. Anche se qualche domanda sulle capacità di reazione alle emergenze dello staff comunicazione forse sarebbe il momento di iniziare a porsele visto il numero di scivoloni inanellati. Non ultimo quello che fomento’ tante polemiche sugli anziani “non indispensabili allo sforzo produttivo del paese”, gaffe per la quale a dire il vero si prese tutte le responsabilità il capoufficio stampa di Toti, Jessica Nicolini.
Solo che in questo caso sembra che sia meglio lasciare tutto nell’incertezza, mentre la gente non può fare a meno di interrogarsi sulla effettiva attendibilità dei vaccini, aspettando di conoscere la data in cui sarà possibile prenotarsi e il vaccino che gli verrà inoculato.

Movimento Cinquestelle

La solitudine del Social Media Manager

Il Movimento 5 stelle per bocca del suo consigliere regionale Fabio Tosi chiede in un comunicato che vengano presi provvedimenti: “UNA PROVA GRAFICA DIFFUSA PER ERRORE: GRAVISSIMA GAFFE CHE GENERA SOLO CONFUSIONE.
Chi si è fatto scappare questo cartello grafico ora ne deve rispondere: la situazione è già estremamente pesante tra i cittadini visto che il “caso” Astrazeneca ha creato una psicosi e le disdette sono all’ordine del giorno. Non ci si può permettere che una “prova grafica” diventi di dominio pubblico, a maggior ragione se questa riguarda il piano vaccinale ligure. Dopo i comunicati e i post erroneamente resi pubblici dal “collaboratore” di turno, ora di chi è la colpa? Di nuovo del social media manager? Errori di questo genere sono intollerabili perché provocano solo confusione tra la cittadinanza già duramente provata . Mi auguro che chi ha commesso un errore così grossolano, venga invitato a farsi da parte”.

Per una “grafica” o un”grafico” che più che una gaffe nei confronti dei liguri tutti sembra più una presa per i fondelli che un errore, più uno scorno che un… unicorno.
Comunque per quanto riguarda la giornata da festeggiare o da ricordare, unicorno, uni(s)corno, o peggio ancora un nuovo naufragio… beh, per quello… veda un po’ lei.

Paolo De Totero

Paolo De Totero

Quarantacinque anni di professione come praticante, giornalista, vicecapocronista, capocronista e caporedattore. Una vita professionale intensa passata tra L’Eco di Genova, Il Lavoro, Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del Lunedì. Mattatore della trasmissione TV “Sgarbi per voi” con Vittorio Sgarbi e testimone del giornalismo che fu negli anni precedenti alla rivoluzione tecnologica, oggi Paolo De Totero è il direttore del nostro giornale digitale.