Qualcuno, dopo mesi, ha deciso di indagare. Gli strapoteri concessi al Commissario Straordinario Domenico Arcuri hanno portato, come sempre, a tutta una serie di irregolarità che adesso sono al vaglio degli inquirenti
Arcuri indagato per le mascherine cinesi non certificate e distribuite anche negli ospedali. L’indagine della Finanza delle settimane scorse, ne abbiamo parlato QUI e QUI, ha scoperchiato un pentolone dal cui interno esce la puzza maleodorante della gestione discutibile di Invitalia nell’acquisto e nella gestione dei DPI. Dopo il flop delle “primule” la sensazione è che le indagini per peculato che interesserebbero Arcuri siano solo l’apice visibile di un problema giudiziario ben più grave. Quello che continua a rimanere oscuro è il perchè si debba sempre intervenire a posteriori invece di prevenire con controlli adeguati. Di certo, se Domenico Arcuri dovesse risultare colpevole di qualche reato collegato alla sua attività di Commissario Straordinario, non può aver fatto tutto da solo e senza l’avvallo della politica.
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