800.000 euro l’evasione fiscale di questi furbetti che già erano residenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna
Genova – I militari della Tenenza di Riva Trigoso, nell’ambito di apposita attività di “polizia economica e finanziaria” e di controllo economico del territorio, hanno constatato un consistente fenomeno evasivo ad opera di persone già residenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, che, dopo aver acquistato immobili ubicati presso i Comuni di Sestri Levante e Moneglia – cittadine ad alta vocazione turistica – hanno ivi trasferito la residenza anagrafica, usufruendo quindi di molteplici “agevolazioni” fiscali.
In particolare, hanno potuto beneficiare di un’aliquota IVA agevolata dal 10 al 4% (in caso di acquisto da impresa), riduzione dell’imposta di registro dal 9 al 2% (se acquisto da privati), esenzione e/o agevolazione ai fini dell’IMU, accesso al mutuo per “prima casa” con imposte ed interessi agevolati nonché detrazione ai fini delle imposte dirette degli interessi passivi sul mutuo prima casa e per le spese notarili e di intermediazione, stipula di contratti per utenze (in particolare energia elettrica) per “prima casa” con tariffe ridotte.
I molteplici accertamenti svolti hanno permesso di stabilire nella quasi totalità delle posizioni che i beneficiari si staccavano dal loro precedente stato di famiglia – comprendente coniuge e figli – per dichiarare la residenza nelle due località sopra citate, ove acquistavano degli immobili avvalendosi delle agevolazioni per la “prima casa”.
I riscontri effettuati, tra cui il calcolo dei consumi presso le abitazioni in questione, il luogo delle prestazioni sanitarie fornite al dichiarante, la città di frequenza scolastica dei figli, il luogo ove veniva esercitata l’attività lavorativa propria e del coniuge ed i vari sopralluoghi, hanno accertato l’insussistenza del requisito della “dimora abituale” dei medesimi e quindi la falsità delle loro dichiarazioni rese in merito alla “residenza” sia in sede di rogito notarile che, in particolar modo, all’atto delle presentazione della dichiarazione di residenza agli Uffici Comunali.
Alla luce di quanto emerso le persone in questione sono state deferite all’A.G. di Genova per violazione all’art 483 c.p.(falso).
Nei loro confronti saranno contestati gli indebiti vantaggi fiscali ottenuti mediante le false dichiarazioni sopra descritte che – nel complesso – ammontano a circa 800.000 €.
Le attività sono ancora in corso, al fine di accertare altre irregolarità della specie svolte anche da persone già residenti a Genova o in altre località vicine.
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