Posata l’ultima trave di copertura del Bisagno. Ora la portata del torrente passa da 450 a 850 metri cubi d’acqua al secondo

Genova – È stata posizionata questa mattina l’ultima trave della nuova copertura del tratto terminale del Bisagno. Si è così completato l’ultimo dei tre lotti di lavori, partiti nel 2005.

Terminano i lavori di messa in sicurezza idrica

Con questa operazione si conclude il lavoro di adeguamento funzionale della copertura del torrente, che passa così da 450 metri cubi al secondo di portata a 850. In caso di precipitazioni eccezionali, con il livello dell’acqua a sfioro, la portata massima con l’adeguamento è di circa 1000 metri cubi al secondo. L’adeguamento dell’intera copertura è costato a consuntivo circa 160 milioni di euro, a fronte di un finanziamento complessivo di circa 195 milioni di euro. L’Amministrazione ha dirottato I fondi rimanenti da questo finanziamento sullo Scolmatore del Bisagno.

Migliorate sicurezza e percorribilità

I lavori di sostituzione delle travi permettono inoltre di eliminare i limiti di carico attivi da tempo lungo l’intero asse stradale, migliorando anche la sicurezza e la percorribilità.
il nuovo impalcato si sviluppa per una lunghezza di circa 1300 metri ed una larghezza di 50, pari a circa 65mila metri quadrati. Grazie a questa gigantesca operazione di ampliamento dell’alveo, che è stata abbassato di circa 1,8 metri per aumentare la portata d’acqua transitabile, la portata diventa di 850 metri cubi d’acqua al secondo.

Lo scolmatore sarà pronto nel 2024

Affiancando a questi i 450 metri cubi al secondo che saranno garantiti dallo Scolmatore del Bisagno, opera che è in corso di realizzazione, di raggiungerà un totale di 1300 metri cubi di portata al secondo, una quantità d’acqua che, secondo i modelli statistici, può verificarsi mediamente una volta ogni 200 anni.

La conclusione dello Scolmatore è prevista per il 2024. Il progetto prevede una galleria di 9,8 metri di diametro e lunga 6 chilometri e mezzo, che confluirà nel manufatto di sbocco a mare già utilizzato dallo scolmatore del Fereggiano, opera quest’ultima già realizzata ed entrata in funzione alleggerendo la pressione su questo affluente del Bisagno.

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