Lo spray nasale sarà utilizzato su pazienti con un quadro clinico lieve per abbassare la carica virale nelle alte vie respiratorie
Genova – Partirà lunedì prossimo, presso l’Ospedale Policlinico San Martino, uno studio clinico, il primo condotto sull’uomo, per valutare l’efficacia di uno spray nasale nel trattamento di pazienti positivi al Covid-19 che presentino un quadro clinico lieve. Lo spray consiste in una soluzione acquosa di lavaggio che contiene acido ipocloroso, una sostanza antimicrobica prodotta anche dalle cellule del nostro sistema immunitario.
La sperimentazione su 57 pazienti
La sperimentazione, condotta dall’Unità Operativa di Igiene, diretta dal professor Giancarlo Icardi, mira a verificare su un totale di 57 pazienti arruolati, la sicurezza e l’efficacia dello spray nasale nel ridurre la carica virale presente nelle alte vie respiratorie. Una riduzione significativa della carica virale nel naso significherebbe infatti non solo un migliore decorso della malattia e una riduzione del periodo di contagiosità dei pazienti ma anche, potenzialmente, una riduzione della probabilità di trasmissione del virus anche ad altri soggetti.
Diminuire la quantità di virus nel naso
“Diminuire la quantità di virus presente nel naso, sia grazie all’effetto meccanico del lavaggio e sia attraverso l’efficacia antimicrobica dell’acido ipocloroso, potrebbe infatti ridurre la contagiosità dei pazienti, prevenire l’insorgenza di sintomi più gravi e migliorare il decorso della malattia nella fase iniziale, riducendo anche la probabilità di trasmissione del virus anche ad altre persone. Se SARS-CoV-2 è presente in minor quantità nelle alte vie respiratorie si abbassa infatti la probabilità che possa scendere nelle vie aeree inferiori danneggiando i polmoni, così come il rischio di lesioni locali alle vie nervose olfattive, responsabili della perdita dell’olfatto correlata a Covid-19”.
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