È rientrato ieri dalla Spagna presso lo scalo aeroportuale di Roma Fiumicino il latitante di ‘ndrangheta Giuseppe Romeo, scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
L’Equipo Operativo della Guardia Civil spagnola aveva arrestato a Barcellona l’11 marzo scorso, Il pericoloso criminale di San Luca, Giuseppe Romeo.
Un buon risultato del progetto “Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta”
La cattura e il rientro in Italia del latitante rappresenta un importante risultato del progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) contro la ‘ndrangheta, che coinvolge Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e le forze di polizia di altri 10 Paesi del mondo
Romeo detto anche “maluferru”
Romeo, conosciuto con i soprannomi “u pacciu”, “maluferru” o “u nanu”, figlio di Antonio detto “centocapelli”, aveva il ruolo di promotore, organizzatore e finanziatore dei traffici di cocaina in Europa e, stabilita la propria dimora in Germania, faceva spola fra la Calabria, la Lombardia e l’Europa nord-occidentale per stringere accordi con i fornitori e con alcuni intermediari in Belgio, Olanda e Germania.
Già condannato a 20 anni di reclusione
Colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere, Romeo è destinatario di un decreto di sequestro preventivo nell’ambito dell’inchiesta “European ‘Ndrangheta Connection” e i1 3 novembre 2020 è stato condannato dal G.U.P. di Reggio Calabria a 20 anni di reclusione per la partecipazione, con ruolo di rilievo, ad un’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, detenzione di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori ed auto-riciclaggio.
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