Qualcuno ha tentato di sfuggire al controllo con l’etilometro. 540 punti detratti dalle patenti
Genova – Serrati controlli della Polizia locale contro la guida in stato di ebbrezza che è causa del 30/35% degli incidenti mortali in Italia.
In 11 giorni, tra il 21-22 maggio e il 28 maggio e il 6 giugno, sono stati effettuati 1.547 test che hanno impegnato 15 pattuglie. I controlli sono avvenuti in piazzale Kennedy, corso Saffi, via D’Annunzio, corso Italia, via di Francia, via Merano e Lungobisagno Istria in orario serale, tra le 20 e l’una di notte. 21 le sanzioni amministrative, 29 quelle penali (concentrazione di alcol nel sangue superiore a 0,81 grammi/litro).
Inoltre sono state accertate 11 sanzioni per inosservanza all’orario del coprifuoco e altre 51 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, 2 sanzioni per ubriachezza manifesta e una sanzione per pubblica bestemmia.
Nel corso dei servizi mirati al contrasto della guida sotto l’influenza dell’alcool, c’è stato anche chi, alla vista degli agenti, ha tentato di sottrarsi al controllo in maniera rocambolesca quanto infruttuosa. È il caso di un giovane conducente di un’autovettura che stava percorrendo corso Italia verso levante, il quale, avvistate le pattuglie e conscio di non avere alcuna via di uscita vista la presenza dello spartitraffico, fermava il veicolo una trentina di metri prima degli operatori e si dava alla fuga in direzione di via Rimassa. Gli Agenti accortisi di ciò si ponevano all’inseguimento e, senza perderlo mai di vista, riuscivano a fermarlo in corso Torino. Appariva subito chiaro agli operatori lo stato di alterazione dovuto all’assunzione di sostanze alcoliche aggravato dallo status di neopatentato che sottoponeva il conducente al cosiddetto regime “alcool zero”. Il ragazzo, non pago, tentava comunque di chiedere il differimento degli accertamenti etilometrici esigendo che fosse atteso l’arrivo dell’avvocato che aveva contattato e che stava arrivando. A tal riguardo è utile precisare che alla luce delle disposizioni degli articoli 354 e 356 del Codice di Procedura Penale, il conducente sottoposto ad accertamento alcolemico deve essere avvisato della facoltà di farsi assistere da un difensore, ma ciò non comporta che gli agenti debbano attendere l’arrivo del difensore eventualmente nominato per procedere all’effettuazione del test. Proprio per tale motivo, gli operatori procedevano al controllo del tasso alcolemico, riscontrando risultanze comprese nella fascia tra 0.8/1.5, con rilievo penale. Il giovane veniva pertanto denunciato per la guida sotto l’influenza dell’alcool e contestualmente gli veniva ritirata la patente. Trattandosi di un neopatentato il Giudice potrà decidere per un’ammenda da 1.066,67 a 4.800 euro e arresto fino a 9 mesi. Rischia anche la sospensione della patente da 8 mesi ad 1 anno e mezzo.
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