Nonostante le enormi differenze dei vari gruppi terroristici di tutto il mondo, questi sono uniti da una comune necessità: il denaro. E il traffico di cocaina è uno dei sistemi più redditizi
La Guardia di Finanza di Venezia ha sequestrato 22 chilogrammi di cocaina trasportati su un’auto di grossa cilindrata da un corriere di nazionalità francese.
I militari hanno fermato l’auto per un controllo all’uscita del casello autostradale di Meolo Roncade ma il nervosismo del conducente per il protrarsi delle verifiche, ha insospettito i finanzieri. In effetti il nome del francese risultava censito nelle banche dati per possibili collegamenti con ambienti dell’estremismo islamico.
A questo punto i finanzieri hanno proceduto ad una approfondita perquisizione del veicolo, coadiuvati dalle unità cinofile antidroga, che hanno cominciato subito a dare segnali insistenti della possibile presenza di droga.
Cocaina nel pianale dell’auto
La vettura è stata quindi parzialmente smontata da parte del personale specializzato del II Gruppo Venezia, rivelando la presenza di 2 doppi fondi ricavati nel pianale, il cui meccanismo di apertura era azionato da un telecomando rinvenuto all’interno dell’abitacolo. Ben stipati nei vani così individuati i finanzieri hanno trovato 20 panetti di cocaina, avvolti in involucri di cellophane e sigillati con nastro da imballaggio.
Cocaina per un valore di 8 milioni di euro
I Finanzieri hanno sequestrato cocaina e auto e il corriere è finito in manette per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti e condotto nel carcere di Venezia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La droga, probabilmente destinata a rifornire le principali piazze di spaccio del litorale veneto durante la stagione estiva, avrebbe fruttato sul mercato circa 8 milioni di euro.
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