Genova -I residenti della Città Vecchia sono soffocati da una movida “sbagliata” che non dà loro tregua. Sbagliata perchè non è urlando o facendo rumore, o sparando petardi, che si dà un senso al ritorno alla vita “normale” dopo tanti mesi di chiusure per via dell’emergenza sanitaria. Peraltro una movida del genere allontana turisti e i cittadini che non hanno voglia di trovarsi immersi in un mare di ubriachi. E così fianco a fianco , spacciatori di alcol e di droga gestiscono un Centro Storico che diventa impegnativo da gestire anche per le Forze dell’Ordine. In una nota, che pubblichiamo di seguito, il Comitato “Vivere il Centro Storico di Genova”, sottolinea con amarezza come l’Amministrazione non sia intervenuta con decisione e in maniera risolutiva, per impedire a un’orda di barbari di annientare il potenziale economico del Centro Storico e di mettere in pericolo la salute dei suoi abitanti.
Comitato “Vivere il Centro Storico di Genova”
“Terra senza regole”, “Terra bruciata”: questa la definizione della zona “movida” del nostro centro storico, anche nelle parole dei volontari dell’Associazione Carabinieri presenti la notte di venerdì scorso a Matteotti, in cima a Salita Pollaioli. Inermi di fronte alla situazione di cui potevano solo registrare la sconsolante realtà: nessuna presenza delle forze dell’ordine, che rispondevano negativamente alle richieste di intervento anche in occasione degli scippi avvenuti poco distante da lì. A conferma di una realtà drammatica soprattutto per i residenti, rimasti in balia di quanto avveniva a loro danno: ancora una volta fuori da tutte le regole. Non si parla solo delle urla e persino del lancio di petardi durante la proiezione a volume “stratosferico” della partita ai Giardini Luzzati, che ha creato assembramenti persino sugli spalti sopra ai porticati. In contemporanea, un concerto con tanto di batteria, proveniente dalla ex Latteria Occupata, discoteca a cielo aperto tra le case, bicchieri di birra in mano per strada ben oltre la mezzanotte, come avveniva in piazza San Donato e nelle vie limitrofe, in assenza di controlli. Il tutto è durato per oltre quattro ore.
Come rispondono le Forze dell’Ordine alle richieste di intervento dei residenti?
Ecco le risposte della Polizia Locale : “abbiamo lì agenti in borghese, ci stiamo organizzando per l’intervento…” , “ci hanno già segnalato, ci stiamo organizzando…” fino ad arrivare alla mezzanotte, dopodiché la risposta è stata “abbiamo passato tutto alla Polizia”…
La Polizia “ringraziava per la segnalazione”, formula che hanno adottato da qualche tempo e che inevitabilmente a chi chiama nella notte esasperato suona come uno “sfottò”, affermando “ci stiamo organizzando”. La situazione è perdurata fino a mezzanotte e mezza, quando gli attori stessi hanno deciso di smettere, senza che si sia visto alcun intervento delle “forze dell’ordine”.
Intanto si replicavano fino a tarda notte i soliti schiamazzi con urla demenziali ad opera dei gruppi di ragazzi che si riempiono di alcol nei bar aperti fino alle tre.
Un’amministrazione inadeguata
I residenti ne hanno abbastanza dei proclami e degli spot elettorali, mentre si aggrava la situazione di totale abbandono al degrado che colpisce tutti e a tutti i livelli, favorito dalle scelte sbagliate di questa Amministrazione e dalla manifesta mancanza di capacità ad af- frontare per tempo situazioni ormai conclamate e prevedibili.
Un’Amministrazione che ha scelto di rimanere sorda di fronte alle richieste e alle proposte di soluzioni avanzate dai residenti, che chiedevano ancor prima delle riaperture, a novem- bre scorso, che si facesse una riflessione seria sul Centro Storico, su quanto già avvenuto dopo il primo lockdown e sulle scelte richieste da una situazione già allora fuori controllo e devastante.
Un’Amministrazione che si manifesta, aldilà dei citati “proclami” e “spot elettorali” carente di competenze, con evidenti “conflitti di interesse” nelle figure che dovrebbero occuparsi della valorizzazione e vivibilità del Centro Storico, costituzionalmente sbilanciate nel favori- re esclusivamente gli interessi economici del gruppo di baristi che esercitano la loro attività prevalente, se non esclusiva, nella vendita di alcol notturna: nel corso di tutta la settimana fino alle tre, grazie ad una ordinanza del Sindaco che ha determInato, dalla sua entrata in
vigore, un’esponenziale peggioramento – invano denunciato – della situazione già noto- riamente pesantissima per la incivile frequentazione notturna di persone alterate dall’alcol – e non solo – per giunta sempre più giovani e addirittura minorenni, favorendone di fatto la propensione all’alcolismo, denunciato anche dai medici ospedalieri per i sempre più numerosi ricoveri.
Il danno alla salute dei residenti
Il conseguente e documentato danno alla salute dei residenti, sottoposti a livelli di rumore notturno equivalenti a quelli “sul bordo si un’autostrada” e ultimamente addirittura a quelli di una “zona industriale” – per non parlare degli 80 decibel raggiunti quando vengono dati colpi alle saracinesche – è ormai conclamato e sta letteralmente distruggendo l’esistenza di tantissime persone, colpite nello stato di salute, nella capacità lavorativa e conseguentemente anche nella necessaria sicurezza mentre devono esercitare la propria attività diurna, privati del necessario sonno.
Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione. Il Sindaco ha il compito di tutelare la salute pubblica e non lo sta facendo.
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