Finale degli europei con maxi schermo a De Ferrari: per il Sindaco è andato tutto bene
Genova – Per l’opposizione è stato un grave errore organizzare la serata per la finale della coppa europea con i maxischermi a De Ferrari e al Porto Antico. Per il Sindaco, invece, è andato tutto liscio. E nella sua risposta ai consiglieri Terrile, Crivello e Giordano, che oggi hanno portato in Sala Rossa un articolo 55 congiunto, le parole di Marco Bucci non lasciano spazio ai dubbi: “Al Porto Antico il sistema ha funzionato perfettamente con 400 persone dentro e altre 100 che guardavano da fuori perché non avevano il pass anti-Covid o il tampone o quello che è, insomma una delle richieste. Quindi direi, caro Crivello, il grave errore non so forse l’hai fatto tu dicendo queste cose perché quando le cose funzionano gravi errori insomma fino a prova contraria non ci sono stati”.
Polizia in assetto antisommossa
Le critiche mosse all’amministrazione riguardano il fatto che transenNe e controlli andavano messi molte ore prima dell’inizio della partita, e perché la presenza della Polizia in assetto antisommossa non ha certamente giovato all’immagine della città. E Alessandro Terrile lo dichiara senza mezzi termini: “Erano stati previsti per la serata di domenica dei controlli di filtraggio e di verifica del tampone o del green pass che però sono saltati già un’ora prima dell’inizio della partita. Purtroppo il transennamento della piazza ha avuto qualche problema non so se per mancanza di transenne o per mancanza di forze dell’ordine o per mancata gestione dell’ordine pubblico. Infatti quello che è avvenuto e cioè il fatto che si sono verificati assembramenti, mancanza di mascherine e nessun controllo rispetto a quelli che erano stati annunciati, ci interroga molto sulla gestione di quella sera. Aggiungo che la scena che abbiamo visto con le forze dell’ordine in assetto antisommossa davanti ai ragazzi che volevano vedere la partita ci interroga doppiamente perché io penso che questa forse è l’unica città in cui si pensa di combattere il covid con i manganelli. Ecco il Covid non si combatte con i manganelli delle forze dell’ordine, si combatte con l’intelligenza.
Controlli anticovid eseguiti con previsto
Marco Bucci ha risposto a Terrile dicendo che molte città avevano i maxischermi per guardare la partita e che i controlli sono stati fatti. Il Sindaco ha poi stigmatizzato il “comportamento di alcuni cittadini che hanno infranto le norme Covid. Non quelle di pubblica sicurezza, le norme Covid. L’ordine pubblico è responsabilità del Questore e del Prefetto con i quali io sono stato sempre in contatto. Al comportamento incivile di circa 50 persone forse 60 ma non di più, quasi tutti giovani e con evidenti problemi alcolici, perché io che stavo in mezzo a loro vi assicuro si sente con il naso, i responsabili hanno deciso di privilegiare la gestione dell’ordine pubblico rispetto alle misure anti-Covid. Il cosiddetto male minore, una decisione che non mi vede contrario. I fuochi d’artificio erano completamente proibiti poi però a fine partita come sapete sono comparsi in tutta Genova, vorrei dire in tutta Italia”.
Devono chiedere scusa quelli che non hanno rispettato le regole
Quindi il Sindaco ha chiesto a Giordano e a Crivello di fare loro autocritica per aver detto cose totalmente inaccettabili e inappropriate. “Al consigliere Giordano dico questo: gli unici che devono chiedere scusa sono quelli che non hanno rispettato le regole. Non si può non rispettare le regole, ci si mette contro il sistema. La società civile è fatta di regole. La mia libertà, quella di Marco Bucci, finisce dove comincia la libertà degli altri, non si può dimenticare questo principio soprattutto per i giovani, non possiamo tollerare questi comportamenti. Io penso che chi non ha rispettato le regole non sia degno di essere un genovese.
Quello che mi dispiace e a loro chiedo scusa, sono le famiglie con i bambini che sono dovuti andare via da piazza De Ferrari. Io spero che siano andate perlomeno al Porto Antico. Avevano paura di questa gente scalmanata, paura dei razzi, paura dei petardi.
Alla fine di tutta la questione, avvolti nella melassa paternalista, è risultata irricevibile la dichiarazione di Crivello che ha criticato l’organizzazione di una serata con forti rischi di contagio a causa dell’inevitabile assembramento.
Ha torto Giordano dicendo che un’organizzazione discutibile di piazza De Ferrari non ha garantito la sicurezza dei cittadini e ha torto Terrile. La colpa è solo degli ubriachi, 50 o 60, che saranno di certo gli stessi che stanno mettendo in forte difficoltà la movida sana del Centro Storico. Quei 50 o 60 ubriaconi che non meritano di essere genovesi in una città che ha il pregio di avere un Sindaco infallibile.
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