Nuovo Galliera, il TAR annulla tutti gli atti amministrativi di Regione e Comune varati dal 2009

La sentenza ha condannato il Comune di Genova al pagamento delle spese di causa sostenute dai ricorrenti

Genova – “Rendiamo noto che con sentenza 755/2021 il T.A.R. Liguria ha accolto il ricorso da noi presentato contro tutti gli atti amministrativi favorevoli all’edificazione del Nuovo Ospedale Galliera a partire dal 2009 e fino ad oggi”.

Lo annuncia una nota dei cittadini di Carignano che hanno fatto ricorso contro il progetto del nuovo nosocomio assistiti dagli avvocati Rosa Pellerano e Mario Alberto Quaglia dello Studio Quaglia Gaggero.
I giudici avrebbero stabilito che l’iter della pianificazione urbanistica non ha previsto di sottoporre il progetto alla procedura di Valutazione ambientale, la cosiddetta VAS, che dovrebbe essere preventiva per l’adozione e l’approvazione delle varianti al PUC, il Piano Urbanistico Comunale. Questo ha determinato l’annullamento dei permessi. Ora il Comune e l’ente ospedaliero dovranno decidere come muoversi anche se quasi certamente il prossimo passo è il ricorso al Consiglio di Stato.

“Riteniamo che si tratti di una vittoria per tutti i cittadini genovesi che vedono finalmente salvaguardato lo storico complesso ospedaliero nel verde donato in perpetuo dalla Duchessa di Galliera alla città di Genova”, afferma Mara Bazzurro, una dei ricorrenti che nella nota si augurano “che questo annullamento induca gli enti competenti ad un’attenta rivalutazione delle necessità sanitarie attuali alla luce della pandemia in corso”.

“Abbiamo pagato lo smantellamento del sistema sanitario e oggi è necessario invertire la rotta investendo in una sanità pubblica, accessibile a tutti i cittadini, con più posti letto e più personale”, continua un’altra dei ricorrenti, Valeria Maria Pittaluga, cui si affianca Rosalba Battaglia a sottolineare che “l’architetto Piano, che sta progettando un nuovo grande ospedale alle porte di Parigi, prevede una cittadella della salute immersa nel verde in modo che i malati abbiano sempre le foglie degli alberi davanti ai loro occhi e stanze con soffitti alti in modo che la luce sia ovunque. Si tratta proprio degli stessi principi a cui si era ispirata la Duchessa di Galliera. Il nuovo ospedale, invece, avrebbe ridotto gli spazi ospedalieri e il verde per costruire un nosocomio interrato sventrando la collina”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.