Cannabis: due piante legali esposte ai Luzzati e scoppia la polemica

Pubblichiamo volentieri una nota del Direttore Responsabile di GooMorning Genova Giovanni Giaccone

Genova – “Ancora una volta, l’argomento canapa fa scattare polemiche e tensioni. In questo caso, un servizio di Godmorning Genova con Federica Scibetta vicepresidente del Ce.sto che spiegava il senso dell’esposizione in un’aiuola dell’orto collettivo dei Gardini Luzzati di qualche germoglio di Cannabis sativa, assolutamente legale, ha provocato l’indignazione dei consiglieri comunali della Lega che ne chiedono l’immediata rimozione, addirittura per il pericolo che potrebbe costituire per i bambini.

Vogliamo rassicurare tutti: le discusse piantine da qui a qualche giorno traslocheranno in un ambiente più consono alla loro natura per poter crescere, come già era previsto; la scelta di esporle consisteva proprio nel sottolineare come intorno a questa pianta-tabù, progressivamente demonizzata dalla nostra società sia il caso di aprire un dibattito serio e costruttivo.

Innanzitutto, la canapa è una pianta. Una pianta che nei secoli è stata utilizzata proprio e soprattutto dai genovesi per la produzione del cordame e delle vele dei leggendari vascelli che solcavano le rotte di tutto il mondo. Un utilizzo questo, caduto in disuso nel tempo, ma di grande attualità se consideriamo la portata ecologica di questo prodotto rispetto a quelli utilizzati attualmente. La cannabis è poi anche utilizzata in medicina e numerose terapie oggi ne fanno ricorso con grande beneficio per chi le utilizza. Addirittura, i medici del Gaslini lamentano la scarsità di questo prodotto per poter garantire le cure necessarie a tutti i loro piccoli pazienti.  Ha proprio così senso demonizzare la cannabis?

Veniamo, quindi, alle contestazioni della Lega.

“Davvero pensiamo che creare un tabù sia la via per aiutare bambini e ragazzi a capire la differenza tra una pianta e una droga? Il tema della trasparenza e dell’utilizzo legale della canapa è il contraltare di un mondo nascosto dato dal proibizionismo che consente alla criminalità di gestire lo spaccio nella nostra città spesso a scapito dei nostri ragazzi” dice Valentina Giovine responsabile dell’Area educativa del Ce.sto. “Noi non abbiamo fatto un’aiuola che ha lo scopo di creare spazi e nuovi orizzonti nella cultura quotidiana delle persone che vivono i Giardini Luzzati.” Conclude Giovine.

“Siamo soddisfatti che per quanto con una certa animosità” dice il presidente del Ce.sto Marco Montoli “l’esposizione della cannabis ai Luzzati abbia sollevato un dibattito assolutamente necessario per rimuovere tabù e aprire una discussione seria. Riteniamo, al ritorno delle vacanze estive, di proporre all’amministrazione regionale, nel suo naturale ruolo di gestore della sanità pubblica un’audizione pubblica in cui dibattere di questo argomento con serenità e giudizio, facendo appello a tutte le parti politiche di farsene carico.”

 

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