Genova – Al termine della manifestazione del 24 luglio le forze dell’ordine avevano segnalato tre persone all’Autorità Giudiziaria. Un manifestante aveva tirato pietre contro la sede del quotidiano Il Secolo XIX, mentre altri due avevano materialmente assunto il ruolo di promotori del corteo, mai comunicato all’autorità di pubblica sicurezza, come prevede la legge.
La Polizia,dopo ulteriori accertamenti ha individuato altre 5 persone che hanno agito come promotori della manifestazione guidando il corteo verso la sopraelevata Aldo Moro. I manifestanti avevano bloccato poi il traffico nonostante fossero stati avvisati dalla Polizia che stavano compiendo un’azione illegale.
Anche il 31 luglio u.s. si è tenuto un raduno finalizzato a protestare contro i recenti provvedimenti governativi in materia di cosiddetto “green pass”. Anche in questo caso, come già accaduto esattamente una settimana prima, i manifestanti non avevano comunicato alle autorità la volontà di organizzare un presidio che poi, per iniziativa di un gruppo di persone, si è trasformato in un corteo.
Individuate 10 persone
L’Autorità Giudiziaria, dopo gli accertamenti, ha individuato 10 persone, 4 delle quali coincidenti con alcune già segnalate per i reati commessi una settimana prima, che saranno deferite all’autorità giudiziaria sia in quanto promotori del corteo non preavvisato, sia per interruzione di pubblico servizio, dato che, a causa del movimento e delle soste dei partecipanti, conseguenti alle scelte fatte dal gruppo che aveva assunto il controllo della manifestazione, alcuni mezzi del trasporto pubblico sono rimasti a lungo bloccati.
Anche per costoro, così come per chi ha materialmente bloccato il traffico, mezzi pubblici inclusi, sarà valutata l’applicazione della sanzione per blocco stradale.
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