L’epicentro a 58 chilometri dalla città. Non si registrano danni a persone o cose
Roma – Una scossa di magnitudo 4.4 è stata registrata questa mattina alle sette e mezza nel Tirreno Meridionale, al largo della Calabria. I dati registrati dalla sala sismica di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riportano che l’epicentro è stato localizzato in mare, a 58 chilometri da Lamezia Terme e a una profondità di 200 chilometri.
Non si segnalano danni a persone o cose.
La mappa del risentimento sismico
Secondo la mappa preliminare del cosiddetto “risentimento sismico”, compilata dall’INGV sulla base delle segnalazioni pervenute dai cittadini con la compilazione di un apposito questionario on line e aggiornata alle 11 e 15 di oggi, la scossa è stata avvertita a centinaia di chilometri di distanza, lungo tutta la fascia costiera tirrenica dalla Sicilia a Roma, e in parte anche sulla costa ionica.
Gli eventi sismici registrati in zona dall’INGV nei 90 giorni precedenti
La zona della Calabria non è nuova agli eventi sismici. Solo nei 90 giorni precedenti alla scossa di oggi, l’INGV ha registrato ben 55 terremoti con magnitudo maggiore o uguale a 2.0 e con epicentro sia in mare che sulla terraferma. A Ferragosto, ad esempio, la terra ha tremato in provincia di Crotone con due scosse in meno di venti minuti, una di magnitudo 2.9 e l’altra 2.6. Una scossa di magnitudo 3.9 è stata registrata, invece, lo scorso 24 luglio con epicentro a Cetraro, in provincia di Cosenza.
Il terremoto del 1908
Passato alla storia come uno degli eventi sismici più catastrofici del XX secolo, il terremoto di Messina devastò le due città sullo Stretto, Messina e Reggio Calabria, in 37 secondi. Metà della popolazione della città siciliana e un terzo di quella della città calabrese perse la vita.
Negli appunti dell’epoca, segnati dagli addetti dell’osservatorio di Firenze, si legge: “Stamani alle 5:21 negli strumenti dell’Osservatorio è incominciata una impressionante, straordinaria registrazione. Le ampiezze dei tracciati sono state così grandi che non sono entrate nei cilindri: misurano oltre 40 centimetri. Da qualche parte sta succedendo qualcosa di grave”.
Era lunedì 28 dicembre 1908 e il sisma che si abbattè con violenza sullo stretto raggiunse i 7.1 gradi della scala Mercalli. Lo strascico del maremoto finì poi di devastare Messina, causando il crollo del 90% degli edifici.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.