No Green pass a Genova: flop della protesta di Principe

Insulti alla polizia, denunciata una manifestante 

Genova – Non arrivavano a dieci i No Green pass in presidio davanti alla stazione Principe per una manifestazione che si annunciava già controversa dopo che una parte degli attivisti si era dissociata dall’ipotesi del blocco dei binari annunciata sui canali Telegram per oggi, giorno in cui scatta l’obbligatorietà del certificato verde per viaggiare sui treni a lunga percorrenza e sugli aerei.
Blocco dei binari che non è stato neppure tentato mentre la questione si è ridotta a un breve comizio davanti ai giornalisti per spiattellare tutto il repertorio sentito e risentito in questi mesi.
E così si è passati dal “mi sono curata il Covid con due aspirine, ma forse ho il sistema immunitario molto forte”, a “il vaccino non è un vaccino, è un siero” e “vedrete che arriveremo a otto dosi”, fino a un’improbabile “parlano tutti, parlano gli attori, e non posso parlare io che ho studiato due anni con i medici?”.
Che dire di più?
Una donna è finita in Questura perchè non aveva i documenti mentre un’altra è stata denunciata per oltraggio dopo aver insultato gli agenti che volevano identificarla.
Su tutto, il sottofondo complottista di un No Green pass che ripeteva “inizia la dittatura” e i ritardi tangibili di Trenitalia che per un guasto alla linea ha tenuto fermi i treni per 40 minuti. Come dire: per creare disservizi le ferrovie non hanno bisogno dei manifestanti.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.