“Le mafie hanno una gigantesca disponibilità economica mentre il Paese si impoverisce”
Milano – Una White list degli acquirenti alle aste immobiliari, per prevenire il riciclaggio e l’accaparramento di beni da parte della criminalità organizzata. L’ha chiesta il direttore della Caritas ambrosiana, Luciano Gualzetti, nel momento in cui le Camere dibattono sui contenuti della legge delega per l’efficienza del processo civile.
La commissione parlamentare Antimafia sta lanciando l’allarme da tempo. Nel documento pubblicato ad agosto, la commissione parla di un vero e proprio “attacco allo Stato” reso possibile dalla “gigantesca disponibilità economica mentre il Paese si impoverisce” a causa della pandemia di Covid.
Riciclaggio
Non è una novità che uno dei modi per riciclare i guadagni e aumentare il potere economico e sociale delle mafie sia quello di rilevare i crediti usurari, entrare in società in difficoltà e appropriarsi del patrimonio immobiliare. E il sistema delle aste sembra essere particolarmente invitante e redditizio per le organizzazioni mafiose, visto che dopo la prima battitura andata deserta, il prezzo dell’immobile cala del 25%.
Famosa è la storia di Maria Licciardi, a capo della dell’alleanza di Secondigliano e ispiratrice di uno dei personaggi di Gomorra. Arrestata lo scorso agosto, la Licciardi è indagata anche per il controllo che il suo clan esercitava sulle aste giudiziarie. Secondo le indagini della Procura di Napoli, gli immobili venivano acquistati tramite prestanome nullatenenti e poi, in alcuni casi, rivenduti agli ex proprietari dietro pagamento di una tangente.
Irregolarità nelle aste giudiziarie esistono in tutt’Italia
Secondo uno studio annunciato dall’associazione Favore debitoris e riportato dal quotidiano Avvenire, in un’asta di Pavia gli immobili sono stati aggiudicati a dei ragazzi, poco più che ventenni, affiancati da padri bancarottieri. A Bergamo, due partecipanti avevano acquistato quasi 500 proprietà fra immobili e terreni.
Un database per i compratori
A fronte di tutto ciò e del monito lanciato dalla Commissione Antimafia, il direttore della Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti invita i parlamentari a istituire un database dei compratori nelle aste immobiliari e fallimentari. “Una white list degli acquirenti sarebbe certamente utile a prevenire quell’intreccio sempre più inestricabile fra mafie, evasori fiscali, società anonime costituite nei paradisi fiscali, professionisti asserviti, prestanome che in questi anni hanno inquinato il mercato delle aste immobiliari – ha spiegato -Se realizzato consentirebbe anche un’attività preventiva per salvare le abitazioni di famiglia e scongiurare tanti drammi”.
Secondo uno studio di una società del settore Aste immobiliari, Reviva, nel 2019 sono andate all’asta 160 mila immobili. Nel 2020, si lamenta il portale di vendite immobiliari Idealista, il dato è “crollato” a “soli” 95 mila immobili, causa blocco dei procedimenti per il Covid.
Chiara Pracchi
Giornalista per passione, mi occupo soprattutto di mafie e di temi sociali. Ho collaborato con PeaceReporter, RadioPopolare, Narcomafie, Nuova Società e ilfattoquotidiano.it.
Per Fivedabliu curo le inchieste da Milano.