Occhio alle truffe

Ieri tre interventi della Polizia per furto con raggiro

Genova – Il primo a casa di due coniugi residenti in viale Bracelli dove, un uomo sedicente operaio dell’acquedotto incaricato di svolgere verifiche per un guasto con conseguente rilascio di sostanze tossiche,  ha invitato i due anziani a consegnargli tutti i preziosi ed i contanti.

In questo caso la coppia ha risposto che in casa non custodivano alcun oggetto prezioso né denaro, rendendo vane le insistenti richieste dell’uomo.

Nel secondo intervento, in un’abitazione di via Righetti, purtroppo le cose non sono andate altrettanto bene. Infatti la vittima, un’anziana genovese ha ricevuto una telefonata durante la quale un uomo si è spacciato per il nipote di cui conosceva il nome e informava la donna che la propria mamma aveva commesso un incidente stradale e che era detenuta all’interno di una caserma dei carabinieri. Per risarcire il danno cagionato e permettere la liberazione della nuora sarebbero serviti 45.000 euro, somma che il giovane ovviamente non possedeva. L’anziana, spaventata dal racconto, ha radunato tutti i suoi gioielli (del valore stimato di circa 50.000 euro) e li ha consegnati ad una donna con cui il finto nipote le aveva fissato un appuntamento in strada.

L’ultimo intervento effettuato in via Mendozza è simile al primo nel modus operandi del truffatore che si è presentato come tecnico dell’acquedotto e, una volta entrato nell’abitazione dell’anziana vittima, ha aperto tutti i rubinetti contaminando l’acqua con una sostanza marrone e maleodorante, convincendola così dell’effettivo guasto e del rischio di “combustione” di monili e denaro. La donna, allarmata, ha così preso tutti i gioielli (10.000 euro valore stimato) e 600 euro in contanti e li ha messi nel frigo, così come indicato dal truffatore che le anche chiesto di chiudere tutti i rubinetti della casa così da permettergli la fuga dopo aver rubato gioielli e denaro.

La Polizia Scientifica, dove è stato possibile, ha effettuato i rilievi del caso, mentre gli agenti della Squadra Mobile hanno avviato le indagine per risalire ai responsabili di questi odiosi reati.

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