In mostra a palazzo Metelino l’opera di Claudia Losi eseguita con le classi IV M e IV O del Duchessa di Galliera
“Ci ho pensato, ci sto, lavorerò sul rattoppo. Ma non lo voglio fare da sola, vorrei che partecipassero anche altre persone. Dopo tutto il jeans è una storia di rammendi, strappi, cuciture. Si usa per lavorare”.
Nasce così la collaborazione di Claudia Losi con il Corso professionale Industria e Artigianato per il Made in Italy del Duchessa di Galliera, un progetto artistico esposto a palazzo Metelino per ArteJeans, la mostra sul blu di Genova che è un’anticipazione del futuro Museo del denim che nascerà proprio qui, in Darsena.
Il sole ci ha dato alla testa
“L’artista collabora con le studentesse del Duchessa di Galliera” ci spiega Allegra Fantini, storica dell’arte e guida dell’evento, alle quali “chiede esplicitamente di rattoppare gli strappi da lei realizzati sulla tela Candiani, lasciando nelle loro mani l’esito dell’opera”.
E proprio per questo lavoro di squadra, eseguito durante il lockdown, la tela di Claudia Losi “diventa un simbolo: rappresenta in chiave artistica la metafora di come, grazie all’arte e alla collaborazione, si vanno a recuperare le storie e i rapporti”.
Lo stesso vale per il titolo, “Il sole ci ha dato alla testa“, che è il risultato di questo spirito di gruppo “perchè nasce proprio da una chiacchierata delle ragazze con l’artista mentre le segue a distanza nel loro lavoro di ricamo”.
La mostra
La mostra costituisce la prima edizione di un’esclusiva raccolta di opere realizzate da artisti contemporanei con il jeans offerto dall’azienda Candiani Denim, partner della manifestazione GenovaJeans ideata da Manuela Arata.
I lavori sono stati donati a Genova su invito dell’Associazione ArteJeans per sottolineare l’appartenenza di questo tessuto straordinario e versatile alla città marinara, dalla quale nei secoli si è diffuso in tutto il mondo.
In mostra negli spazi moderni e industriali del Metelino, luogo proposto per diventare la sede del futuro museo del jeans, sono presentate 36 opere realizzate tra il 2020 e il 2021 da Alberto Biasi, Tomaso Binga, Henrik Blomqvist, Enzo Cacciola, Pierluigi Calignano, Letizia Cariello, Roberto Coda Zabetta, Maurizio Donzelli, Ulrich Egger, Giovanni Gaggia, Goldschmied&Chiari, Riccardo Guarneri, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Marco Lodola e Giovanna Fra, Claudia Losi, Carolina Mazzolari, Ugo Nespolo, Giovanni Ozzola, Valentina Palazzari, Gioni David Parra, Francesca Pasquali, Gabriele Picco, Pino Pinelli, Fabrizio Plessi, Gianni Politi, Laura Renna, Marta Spagnoli; Vedovamazzei, Serena Vestrucci, Cesare Viel, Gianfranco Zappettini.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.