Genova, lavoratori degli appalti davanti alla Prefettura: “Peggioramento costante delle condizioni di lavoro”

Esistono lavoratori di serie B, sono quelli degli appalti

Il quadro è desolante e preoccupante: la logica dello sconto trasforma gare correttamente improntate sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa in gare al massimo ribasso. Il risultato è troppo spesso la consegna degli appalti di servizi da parte delle committenze pubbliche e private a ditte, finte cooperative e consorzi pronti a fare sconti insostenibili che inevitabilmente ricadono sulle lavoratrici e i lavoratori in appalto attraverso tagli di ore, condizioni di lavoro inaccettabili e non di rado sistemi di retribuzione al limite della legalità se non illeciti.

Con la pandemia, la situazione sta ulteriormente degenerando per via di uno smart working, ancora molto spinto, arsenico che non lascia scampo agli appalti di servizi; questo strumento va normato affinché non diventi anche elemento di sfruttamento e isolamento per i lavoratori stessi a cui viene applicato e va normato con lo sguardo rivolto a tutto quell’indotto che rischia concretamente di essere annientato.

Le addette e gli addetti ai servizi di ristorazione, pulizia e vigilanza, con questa manifestazione rivendicano il lavoro fondamentale che svolgono, la necessità di maggior tutela, a partire dalla costruzione delle gare di appalto da parte delle committenze, che non possono esimersi dal confronto preventivo con il sindacato, per arrivare a un sistema sanzionatorio che sappia penalizzare davvero le imprese scorrette; rivendicano dignità, rispetto, lavoro.

Simona Nieddu, Segretaria Regionale Filcams, ha sottolineato che ” La tutela dei lavoratori degli appalti è diminuita dall’entrata in vigore del  codice degli appalti del 2017. È venuta a mancare quella che era la clausola sociale e le committenze pubbliche continuano a voler risparmiare su questi servizi  provocando un decadimento delle condizioni di lavoro e delle condizioni economiche dei lavoratori”. Insomma le responsabilità delle amministrazioni pubbliche è evidente e grave e contribuisce a peggiorare le condizioni di vita di questa lavoratori “fragili”.

Dello stesso parere Igor Magni, Segretario Generale della Camera di Lavoro di Genova che ha posto l’accento sul fatto che: “Sono appalti e che noi troviamo poi nei servizi scolastici come ad esempio le imprese di pulizie, nelle mense, o negli ospedali o nei varchi aeroportuali con i servizi di vigilanza e la questione veramente delicata, sgradevole, spiacevole, brutta è che spesso sono appalti pubblici sempre più poveri dove i lavoratori vivono nella situazione di precarietà sempre maggiore dove non sanno se dopo due anni dopo tre anni potranno avere di nuovo loro posto di lavoro con il nuovo appalto”.

 

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