Afghanistan, i problemi non sono finiti. Rissa fra Haqqani e Baradar per la formazione del nuovo governo

La situazione in Afghanistan è in trasformazione quotidiana. In attesa di poter capire meglio come si potrebbe evolvere la situazione abbiamo intervistato Fabrizio Coticchia, Professore associato del Dipartimento di scienze politiche dell’Università di Genova.

 

Le truppe USA sono andate via, l’Afghanistan è libero e ha un nuovo Governo. Ma non è proprio tutto così limpido. Ci sono tensioni tra le fazioni talebane. La Bbc  riferisce che al palazzo presidenziale di Kabul è andato in scena lo scontro tra il mullah Abdul Ghani Baradar, vice primo ministro, e Khalil ur-Rahman Haqqani, Ministro per i rifugiati.

Lo scontro, sarebbe avvenuto a causa dall’insoddisfazione di Baradar per le nomine dell’esecutivo. Se da una parte Baradar, chiedeva maggiore spazio per figure con capacità di diplomatiche, Khalil ur-Rahman Haqqani rivendica il peso di chi ha combattuto con le armi. A questo si aggiunge la corsa, tra i vari gruppi a chi è stato più incisivo, importante e decisivo nella sconfitta del nemico.

Faiz Hameed, direttore dell’Intelligence pakistana che prende il caffè all’hotel Serena di Kabul ha fatto il giro del mondo. Se ufficialmente Hameed ha dichiarato alla BBC di essere in visita all’Ambasciatore pakistano a Kabul, sembra che in realtà che il suo arrivo nella capitale serva a sanare le divergenze fra i vari gruppi talebani.

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Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.