Commissione a Certosa per i lavori della metropolitana e del nodo ferroviario: il Comune c’è, RFI assente ingiustificata

Ieri nessun sopralluogo con i Comitati nel cantiere. Ma Campora annuncia la costituzione di un info-point per tenere aggiornati i cittadini

Genova – Il primo sopralluogo della Commissione V, agli inizi di settembre, finì con le proteste dei cittadini e dei comitati che speravano di essere auditi. Il sopralluogo di ieri è andato altrettanto male, perchè di fatto non c’è stato sopralluogo, ma almeno i cittadini hanno potuto esprimere le loro opinioni. Il fatto positivo è che l’assessore Campora ha rassicurato la cittadinanza sulla costituzione a breve di info point che darà le informazioni necessarie sull’avanzamento dei lavori della metropolitana, il fatto negativo è che RFI per l’ennesima volta e con la solita arroganza ha disertato l’incontro.

Gli interferiti dal progetto “FS merci” sono migliaia. E per tutti il timore più grande è il rumore dei numerosi treni giornalieri che passeranno ma soprattutto la pericolosità di alcune merci, nello specifico prodotti chimici, che passeranno a pochi metri dalle case. “Il prolungamento della metropolitana Brin – Canepari, sarà di 750 metri, di cui 550 relativi alla tratta di interstazione Brin-Canepari e 200 al tronchino di manovra. Il progetto prevede l’utilizzo di parte del sedime ferroviario interessato dalla linea merci Campasso-bivio Fegino, di proprietà di RFI. Comune di Genova hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede l’acquisizione, da parte dell’Amministrazione, delle aree necessarie all’implementazione del nuovo tratto di Metropolitana”.

Il Comitato Liberi Cittadini di Certosa, in una nota ha sottolineato che ” il “presidio/Assemblea, si è svolto sul parcheggio di Via della Pietra, fuori dalle aree di cantiere, senza neppure poter verificare la denuncia di un abitante che ha avvertito difficoltà respiratorie e gonfiore agli occhi a causa dell’incapsulante sparso sulla massicciata. Peccato che di Dirigenti delle Ferrovie neppure l’ombra.

Un rappresentante di Cociv interpellato dall’Assessore Campora, risponde che loro sono esecutori, senza RFI non parlano.”
Ma scusate, chi sono questi ” Dirigenti intoccabili”, delle Ferrovie, che si materializzano solo in video conferenza, che rifiutano il confronto diretto con quei cittadini a cui stanno distruggendo la vita? Chi gli permette questa impunità?
Il Comune, quale responsabile della salute dei cittadini, deve pretendere da FS il rispetto dei cittadini.
Se non succede è sua responsabilità, esattamente come la mancata convocazione di un tavolo di confronto richiesto per risolvere i problemi dei cittadini sui cantieri della Metropolitana e di RFI
Certo il Comune ci mette la faccia, e si prende anche le responsabilità di FS, ma ora si deve mettere a risolvere i problemi della metropolitana e dimostrare che nei confronti di Ferrovie non sono solo dei passacarte.
Altrimenti che ci stanno a fare? Noi riterremmo loro i responsabili di tutte le violazioni che avverranno alla salute, laloa vita, alle condizioni famigliari, di lavoro e dei servizi.

A fine incontro, nel totale e colpevole disinteresse, ha preso la parola Antonella Marras del Comitato Borzoli e Fegino che da mesi lamenta polvere fuori controllo e rumori, probabilmente oltre la soglia consentita, provenienti dal cantiere RFI del Terzo Valico. Fegino è un anello debole della Valpolcevera con servitù pesantissime. Oltre Iplom, il vulcano tra le case, ora c’è il cantiere di Ferrovie e per mesi il quartiere è stato imprigionato dai lavori per la messa in sicurezza del Rio Fegino.

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