Comunali Milano, il candidato del centrodestra: datemi i soldi o mi dimetto

Su Fivedabliu l’audio shock di Luca Bernardo

O i soldi, o le dimissioni! Questo in sintesi è il messaggio che il candidato della destra alle comunali milanesi ha mandato in un clamoroso audio WhatsApp, ai partiti della coalizione che dovrebbero sostenere la sua campagna elettorale.

Il messaggio

L’evento ha dell’incredibile, in una campagna politica che in città non si era mai vista. Il candidato del centrodestra, Luca Bernardo, ha inviato un audio su WhatsApp ai dirigenti milanesi dei partiti che sostengono – o dovrebbero sostenere – la sua candidatura : Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Milano Popolare. “Vi lascio un messaggio così rimane nero su bianco – esordisce minaccioso Bernardo – se entro questa settimana non arrivano almeno per tutti i partiti 50.000 euro a testa, per andare avanti in questa campagna che costa molto di più …io lunedì mattina alle 10 convoco una conferenza stampa e dirò che mi ritiro dalla tenzone elettorale. Quindi questo è l’ultimo messaggio che vi lascio – rincara la dose Bernardo – perché così non si può andare avanti”.

E ancora: Io ringrazio se qualcuno dei partiti ha già fatto però, ripeto, se io trovo una versione diversa sul conto corrente e se non vedo una sintonia completa e totale sulla campagna elettorale, che vedo solo di alcuni – e non voglio dire chi – dei presenti … io lunedì mi ritiro. Non è mia abitudine ritirarmi, ma torno a fare il mio lavoro che tanto mi piace. Lunedì alle 10 farò questa conferenza stampa, se non avrò indicazioni diverse. Ma non telefonate, chiacchiere … scusate se mi permetto, e vi voglio bene, vi rispetto, vi stimo.  Io ci sto mettendo la faccia E come vedete sono stato colpito profondamente in un mese e mezzo di mia presenza in politica.”

La lotta fratricida

Dietro questo messaggio, c’è lo scontro fra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, confermato anche dal fatto che qualcuno ha lasciato trapelare l’audio.

Luca Bernardo, primario di pediatria del Fatebenefratelli, era il candidato scelto per Milano da Matteo Salvini, dopo che la Meloni aveva bocciato tutte le altre proposte. La  lotta per la leadership nel centrodestra, aveva portato la coalizione ad annunciare molto tardi, dopo un lungo tiramolla di annunciazioni, il proprio candidato. La presentazione di Bernardo alla città è stata fatta solo il 25 luglio. Troppo tardi per un candidato praticamente sconosciuto, con le elezioni fissate per il 3 ottobre. Né si capisce perché Matteo Salvini (che per il primo anno non si è candidato al consiglio comunale), si sia incaponito nella scelta di un uomo della società civile, contro la proposta del ben rodato Maurizio Lupi, avanzata da Forza Italia.

Secondo uno degli ultimi sondaggi, solo un terzo dei milanesi conoscerebbe Luca Bernardo. E si che il candidato gaffeur ha fatto di tutto per farsi conoscere: lo scandalo più noto, denunciato dal suo collega medico e consigliere regionale di +Europa, Michele Usuelli, è che Bernardo era solito recarsi in ospedale a curare i suoi piccoli pazienti, portandosi appresso una pistola.

In estate aveva litigato con la propria portavoce, chiudendo tutti gli account. Il risultato è stato che da 3500 follower è sceso a mille. Due giorni fa è stato abbandonato anche dal nuovo portavoce per “incompatibilità professionale”.

Per la chiusura della campagna politica, Bernardo aveva prenotato due piazze: una in Duomo con Fratelli d’Italia e una in periferia con la Lega

Una situazione oggettivamente difficile se anche il capolista di Fratelli d’Italia, il giornalista Vittorio Feltri, oggi ha definito il centrodestra milanese “una coalizione del cazzo”.  E se lo dice lui…

Chiara Pracchi

Giornalista per passione, mi occupo soprattutto di mafie e di temi sociali. Ho collaborato con PeaceReporter, RadioPopolare, Narcomafie, Nuova Società e ilfattoquotidiano.it.
Per Fivedabliu curo le inchieste da Milano.