La Euroservizi Srl aveva ottenuto appalti, poi revocati, anche per il Terzo Valico
Gestiscono soldi, tanti soldi, e prendono appalti milionari. Trattano l’acquisto di aziende decotte, oppure decidono di far fallire quelle che interessano. E tra estorsioni, appalti pubblici, armi, cocaina, pizzo, riciclaggio, gli uomini della ‘ndrangheta controllano il territorio. Passano inosservati, non vogliono pubblicità, ma se decidono che un imprenditore onesto deve fallire, quello sarà il suo destino.
Conoscono bene la legge, d’altronde la devono infrangere senza finire in manette, e si diffondono nelle nostre vite come un cancro. Spesso finiscono sotto processo, ma avendo grandi disponibilità di denaro hanno anche tanri avvocati, i più costosi, e qualche volta la fanno pure franca perché in periodo di pandemia, ad esempio, invece di finire in carcere, scontano parte o tutta la pena tra le mura domestiche.
Non è fantasia, è successo davvero. A luglio del 2020 una sentenza, che noi definiamo scandalosa, ha liberato mafiosi, alcuni li ha condannati senza l’aggravante mafiosa, altri hanno preso da 15 e 18 anni, ma a causa di un sistema carcerario inadeguato, sono a casa loro, ai domiciliari. Ma fortunatamente le sentenze si appellano e i tribunali cambiano, e con loro i giudici.
Pericolosità sociale
Stamattina, la DIA su proposta della Procura di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di confisca di beni mobili ed immobili per un valore complessivo di circa due milioni di euro a due soggetti arrestati nel luglio del 2016 nell’ambito della operazione antimafia Alchemia.
Nell’ordinanza si legge che “In ordine alla sussistenza del presupposto soggettivo della pericolosità sociale qualificata e generica di Orlando Sofio e Marianna Grutteria, in sede di esame della richiesta di sequestro, sono state valutate le risultanze del procedimento penale a quel tempo pendente… cosiddetto “Alchemia” che ha fatto emergere il coinvolgimento di Sofio e Grutteria nell’ambito della cosca ndranghetista “Raso Gullace Albanese” operante nel territorio di Cittanova ma con propaggini anche in Liguria in Piemonte e nel Lazio”.
Sofio e Grutteria già condannati ma senza l’aggravante mafiosa
I due protagonisti del sequestro odierno, “venivano rinviati a giudizio il 19 luglio del 2017 sulla base della seguente imputazione per aver fatto parte dell’associazione di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta operante sul territorio della provincia di Reggio Calabria e del territorio nazionale costituita da molte decine di “locali”e articolata in tre mandamenti “Tirrenica, Jonica e Reggio Calabria città” e con organo di vertice denominato “Provincia”. I due vengono ritenuti affiliati alla cosca Raso-Gullace-Albanese a sua volta inserita nel mandamento Tirrenico ma con propaggini anche in Liguria in Piemonte nel Lazio”.
Gli accordi tra le cosche
I metodi della cosca si basano sull’intimidazione e sul controllo di ogni aspetto della vita publbica ed economica. Lo scopo è quello di far soldi, o di acquisire direttamente o indirettamente la gestione e il controllo delle attività economiche. Le ‘drine collaborano e si alleano. Sono rari i regolamenti di conti, perché accendono i riflettori e poi i giornali scrivono, le forze dell’ordine fanno indagini. I morti ammazzati non rendono, anzi creano problemi. E così la cosca “Gullace Raso Albanese” fa accordi con la cosca “Gagliostro Parrello” di Palmi, togliendo di mezzo chiunque rappresentasse un ostacolo agli affari.
Orlando Sofio era in costante rapporto con Carmelo Gullace, a cui faceva da accompagnatore nelle trasferte a Roma dove incontrava Girolamo Raso. Da Sofio passavano tutte le informazioni e con lui si relazionavano anche gli affiliati di altre cosche.
Appalti e politici
Ma era anche il referente del boss in Piemonte e partecipava a riunioni di ‘ndrangheta. Gestiva per conto della cosca, la Euroservice S.R.L, inserita nel consorzio Prisma, per aggiudicarsi gli appalti per le pulizie, o per l’acquisto di autonoleggi. In Lombardia Sofio era il riferimento per i rapposti con la cosca Piromalli di Gioia Tauro, per reperire prestanome a cui intestare le attività imprenditoriali e mantenere rapporti con esponenti politici a cui garantiva sostegno elettorale in cambio di assegnazione di lavori .
Il ruolo di Marianna Grutteria é quello di essere a disposizione degli interessi della cosca di Gullace occupandosi dei subappalti ma anche di tenere i rapporti con Orlando Sofio.
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