Autostrade sta continuando ad incassare utili da oltre tre anni…
Genova – Egle Possetti, Presidente Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, in una lettera aperta solleva dubbi e forti perplessità sul crescente silenzio che avvolge la vicenda del crollo di Ponte Morandi. “Dopo il disastro assurdo che noi parenti in primis abbiamo subito, piano piano il silente dilavamento dell’opinione pubblica sta tentando di fare il suo corso.” Queste le parole di Egle Possetti che poi sposta l’attenzione sulla nomina del Presidente di Aiscat, l’Associazione dei Concessionari di Autostrade, che sembrerebbe in perfetta continuità con il passato.
Nella lettera aperta Possetti ricorda che “siamo in attesa che sulla vicenda concessione ci siano seri ripensamenti e lo abbiamo anche richiesto al Ministro delle Infrastrutture Giovannini nella recente commemorazione del 14 agosto, è in esame un esposto alla Procura di Roma presentato da associazioni imprenditoriali, cittadini ed il nostro comitato per mettere sotto la lente di ingrandimento la terribile scelta di acquisizione della società da parte di CDP (Cassa Depositi e Prestiti) che con un esborso abnorme di fondi pubblici dovrebbe acquisire la maggioranza della società concessionaria. Leggiamo anche che potrebbero esserci ipotesi di un incarico all’attuale AD di Autostrade alla guida di CDP, speriamo che sia uno scherzo della calura di agosto o siano voci di qualche spiritoso”.
E in effetti, per i parenti delle vittime, non arrivano segnali rassicuranti su una decisa presa di posizione nei confronti di Società Autostrade che continua a interferire nelle nostre vite lasciandoci in coda per ore nella mai ristrutturate autostrade che ha in concessione.
In più, Possetti, solleva un problema di trasparenza sulla vicenda del crollo del Morandi perchè “In questi giorni che pare essere posto sotto segretezza il parere dell’Avvocatura dello Stato in merito a questa nota vicenda, capiamo problematiche tecniche ma in questa vicenda mai come ora abbiamo bisogno di trasparenza, lucidità e rispetto dei cittadini”.
Il sospetto che i costi di rinnovamento della rete autostradale in concessione ad Aspi finiscano per essere un costo per la collettività lo abbiamo tutti. Che Autostrade sia un formidabile centro di potere e di denaro non è una novità, e che le 43 vittime siano un prezzo accettabile da pagare per salvare il più formidabile bancomat italiano è una possibile chiave di lettura.
Tra poche settimane inizierà l’iter processuale e vedremo quali saranno le carte in tavola e i veri ruoli della politica non solo nazionale.
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta