Vivono nascoste dopo aver condannato centinaia di stupratori alcuni dei quali, ora che sono fuori di galera, le stanno cercando
Oltre 220 giudici donna in Afghanistan vivono nascoste per paura di ritorsioni da parte dei talebani. Lo denunciano alla Bbc sei di loro, che sono rimaste anonime per ragioni di sicurezza.
Si tratta di figure importanti nella difesa dei diritti delle donne che in questi anni hanno condannato centinaia di uomini per stupri, violenze e omicidi. Purtroppo, dopo che i talebani hanno ripreso il potere, molti dei condannati sono stati rilasciati e ai magistrati sono arrivate minacce di morte.
Quattro di questi, in particolare, erano stati incarcerati per l’omicidio delle loro mogli. E così sei di loro hanno deciso di denunciare alla Bbc la situazione di terrore in cui vivono. Le giudici, che ora sono costrette a spostarsi ogni tre, quattro giorni, hanno anche raccontato che le loro case sono state perquisite dai talebani e i loro parenti, amici, e vicini di casa interrogati per sapere dove si trovassero.
Interpellato dalla Bbc, il portavoce dei talebani Bilal Karimi ha sminuito la vicenda invitando “le giudici donne a non avere paura” e promettendo un’indagine per verificare se ci siano stati dei reati. “Nessuno dovrebbe minacciarle”, ha concluso.
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