Dopo mesi di insistenza da parte del Movimento 5 stelle, il Comune di Genova ha deciso: si costituirà parte civile
Genova – Ci sono voluti mesi per decidere e un grande dispendio di parole ed energie per decidere ciò che era naturale. Il Comune di Genova di costituirà parte civile al processo per il crollo del Ponte Morandi dove verrano giudicati tutti coloro che sono stati gli artefici della morte di 43 persone.
Nella sua introduzione il consigliere dei 5 stelle Stefano Giordano ha ricordato che “la mozione è presa è stata presentata dal nostro gruppo il 26 di maggio del 2021 ma non è mai discussa. Dopo la dichiarazione del Sindaco di aver intrapreso una trattativa privata con ASPI, il 21 giugno, abbiamo ripresentato la nostra mozione il 27 di luglio, che non è mai stata discussa. Il 23 luglio abbiamo presentato una richiesta di Consiglio monotematico che la Segreteria generale ha dichiarato inammissibile.
A distanza di 120 giorni, in cui abbiamo cercato di essere parte attiva con il Sindaco, con la Giunta e con tutti i consiglieri presenti in aula, oggi finalmente riusciamo a discutere di questo argomento in aula”.
E in effetti le parole dell’Assessore Lorenza Rosso suonano in aula come una vittoria di tutti: “Il Comune di Genova si costituirà parte civile e l’avvocatura sta predisponendo l’atto di costituzione che verrà presentato all’udienza preliminare del 15 ottobre”.
Scelta condivisibile e dovuta, ma si poteva e doveva fare prima. Anche perchè da 120 giorni a questa parte non ci sono stati cambiamenti di sorta nei rapporti tra ASPI e il Comune di Genova. Per quel che ne sappiamo noi.
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