Processo sul crollo del Morandi: una montagna di soldi oscurerà la memoria?

Dubbi e perplessità

Genova – Gli avvocati dell’ex Amministratore delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci, e gli avvocati di altri imputati nell’inchiesta sulle barriere fonoassorbenti, hanno ricusato il giudice per l’udienza preliminare Paola Faggioni, perchè avrebbe già espresso un giudizio sul procedimento del ponte Morandi nell’ordinanza per le misure cautelari.
Quasi in contemporanea le notizie “buone” si sono inseguite e accavallate. Due su tutte, per noi genovesi e liguri, il fatto che Regione e Comune si siano costituiti parti civili nel processo, nonostante qualche tentennamento di troppo. E in questa vicenda hanno proprio vinto tutti. Il Presidente della Regione, il Sindaco di Genova, chi li ha spronati per mesi a presentare l’istanza contro Autostrade.

A Genova arriveranno 1,5 miliardi di euro che saranno destinati alla realizzazione di infrastrutture strategiche come il tunnel della Valfontanabuona e il tunnel subportuale. Di questa pioggia di denaro usufruiranno anche i cittadini delle Gavette, circa tre milioni, che abitano sotto il viadotto Bisogno che nei prossimi anni necessiterà di lavori di manutenzione straordinaria. Nell’elenco della spesa ci sono anche 49 milioni di esenzioni dai pedaggi e altri 100 milioni in opera infrastrutturali strategiche per il futuro di Genova e per la logistica del porto.

In una nota Egle Possetti, Presidente Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, ricorda che: “In queste ore e’ stato anche firmato un accordo parallelo fra MIT ed ASPI, (coincidenza originale che avvenga oggi) che porterebbe investimenti e ricadute sul territorio ligure, positivi se non ci fosse lo spettro all’orizzonte della firma definitiva dell’accordo fra CDP ed ASPI per la cessione della concessionaria“:

Insomma il timore è che vada in porto l’accordo fra CDP ed ASPI per la cessione della concessionaria, accordo che “se firmato, – continua Possetti- getterebbe al macero la memoria delle 43 vittime, lo Stato negherebbe la sua funzione di equità e costringerebbe ad un esborso miliardario e ci farebbe sentire ancora una volta dimenticati. Non permettiamo tutti insieme che passi questa vergogna, non premiamo chi non lo merita”.

E in effetti, se da una parte è sacrosanto che  Liguria e Genova vengano risarcite per il danno e i disagi subiti con il crollo del Morandi, dall’altra l’eccessivo entusiasmo per le cifre importanti che pioveranno sul nostro territorio ha lasciato un po’ perplessi anche noi. Il timone va tenuto saldo affinché i colpevoli paghino, e che scontino la pena per aver tranciato il futuro di 43 persone. E Auspichiamo che i personaggi che andranno alla sbarra, soprattutto quelli apicali, non pensino di pagare “in merce” i loro reati.

fp

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.