Le proposte di modifica sono sul tavolo di Draghi. Il M5S mette i paletti per non perdere la sua riforma più importante
500 euro. Questa potrebbe essere la soglia al futuro reddito di cittadinanza. In attesa che l’Italia offra lavoro per tutti grazie al Governo dei migliori, si cerca di capire quale ammortizzatore utilizzare e di che entità, per i cittadini che sono in situazione economica difficile. La misura varata da Lega e MoVimento 5 Stelle è costata finora quasi 17 miliardi di euro, di cui 9 nel 2021. Il Governo sta cercando il modo di tagliare lo stanziamento di circa 8 miliardi nel 2022.
Siamo in attesa della relazione del Comitato degli esperti istituito da Ministro Orlando per capire quali potranno essere le decisioni di Draghi. Dal canto suo il M5S fissa il limite individuale a 500 euro. E il Ministro Patuanelli sottolinea che eventuali rimodulazioni per le famiglie si possono discutere “ma la cifra dei 500 euro non va intaccata – e ha aggiunto – “Il ruolo che ha avuto il reddito di cittadinanza in questa fase storica del Paese è evidente, credo che mettere in discussione questo strumento sia fuori dal tempo, siamo disponibilissimi a discutere di come migliorare la parte relativa alle politiche attive del lavoro, ma mettere in discussione la misura è assolutamente inspiegabile e immotivato. È una misura che ha funzionato”.
Cosa ha indebolito il RdC
A indebolire il Reddito di Cittadinanza c’è poi il problema dei disonesti, degli evasori totali, dei mafiosi, che lo percepiscono non avendone diritto o bisogno. È pur vero che la Guardia di Finanza si è strutturata per andare a caccia dei soliti furbi che in Italia abbondano. Ma in questo periodo di pandemia, che ha portato anche una profonda crisi economica, probabilmente il RdC ha aiutato molte famiglia a sopravvivere.
INPS agevola l’autoimprenditorialità
L’Inps ha comunicato l’opportunità di un beneficio addizionale del Reddito di cittadinanza per l’autoimprenditorialità di cui all’articolo 8, comma 4, del decretolegge 29 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26.
Come presentare la domanda
Per i beneficiari del Reddito di cittadinanza (Rdc) che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi dodici mesi di fruizione di tale beneficio, L’articolo 8, comma 4, del decreto-legge 29 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, riconosce un beneficio addizionale pari a sei mensilità del Reddito di cittadinanza, da corrispondersi in un’unica soluzione, nei limiti di 780 euro mensili.
è possibile presentare domanda di beneficio addizionale, previa compilazione del nuovo schema di modello telematico “RdC-Com Esteso”, tramite:
- il sito internet dell’Inps (www.inps.it), autenticandosi con PIN in proprio possesso (si ricorda che l’accesso tramite PIN ai servizi online non è più consentito a partire dal 1° ottobre 2021), SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica;
- gli Istituti di patronato, di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152;
- i Centri di assistenza fiscale, di cui all’articolo 32 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
Ma chi non ha denaro, come fa a investire?
Tutto certamente apprezzabile e questa spinta all’utoimprenditorialità aiuterà le persone a trovare una via verso la dignità lavorativa. Ma visto che il provvedimento riguarda le face più fragili della società, rimane un grande dubbio da chiarire. Con il nostro sistema bancario che rende l’accesso al credito sempre più difficile, chi decide di affrancarsi dal sostegno statale come potrà avviare un’attività se non ha denaro per fare i necessari investimenti?
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