L’assessore alla sanità Thomas Widmann (Svp): “I numeri parlano chiaro, chi finisce in ospedale è sempre un non vaccinato”
Bolzano – L’Alto Adige potrebbe applicare il metodo austriaco introducendo il lockdown per le persone non vaccinate. Una misura che in Austria è introdotta quando i posti letto in terapia intensiva superano il 30% della capienza totale.
A lanciare l’idea del lockdown per i non vaccinati anche in provincia di Bolzano è l’assessore alla sanità altoatesino Thomas Widmann (Südtiroler Volkspartei) che riferendosi a quando previsto in Austria ha detto: “Si potrebbe pensare ad un’operazione del genere anche da noi”.
Il bollettino dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige, infatti, indica un aumento dei ricoveri: sette complessi, sei in più nei normali reparti per un totale di 44, e uno in più in terapia intensiva per un totale di 6.
Il 30% della disponibilità in terapia intensiva nella regione si raggiungerebbe tra i 30 e i 35 posti occupati, valore che è stato superato nelle fasi più critiche della pandemia.
“Non possiamo rischiare una nuova crisi pandemica per chi non si vaccina”, ha aggiunto Widmann che poi ha voluto precisare che “i numeri parlano chiaro, chi finisce in ospedale è sempre un non vaccinato”.
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