Riparazioni navali, parte da Genova la protesta contro la riforma delle pensioni

Fiom in pressing contro la manovra 2022, Marenco: “Inaccettabile la continua lotteria di numeri fatta sulla pelle dei lavoratori”

Genova – Dopo la protesta di ieri a Genova, la prima in tutto il Paese contro la riforma delle pensioni, la Fiom nazionale ha indetto un pacchetto di 8 ore di sciopero che nelle prossime due settimane scatenerà le manifestazioni in tutta Italia.
“Una riforma inaccettabile perché prevede di lavorare per 43 anni o fino a 67 di età. Inaccettabile come la continua lotteria di numeri fatta sulla pelle dei lavoratori” spiega Luca Marenco, coordinatore Fiom per le riparazioni navali.
I lavoratori vogliono “certezze sulle uscite anticipate come prevede la proposta di Cgil, Cisl e Uil”. I sindacati confederali, infatti,  hanno inoltrato al Governo un disegno unitario che ipotizza “41 anni di contributi e 62 anni di età”, più  “una vera riforma dei lavori usuranti perché quello che c’è oggi è solo uno specchietto per le allodole”, conclude Marenco.

Intanto oggi i lavoratori sono in presidio al varco delle Grazie da dove si sono mossi verso il palazzo della Regione, in piazza De Ferrari, per poi tornare nuovamente al varco. Mentre scriviamo, il corteo è terminato.

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