Dramma dei braccianti stagionali: dopo l’incendio di settembre, via libera del Viminale al campo abitativo nel trapanese

Nel fuoco della baraccopoli era morto uno dei migranti che raggiungono Campobello di Mazara per la raccolta delle olive

Trapani – Con l’arrivo della prima famiglia di braccianti è diventato operativo il campo realizzato con moduli abitativi donati da Unhcr e destinato ad accogliere i lavoratori stagionali di Campobello di Mazara.
Si tratta – riferisce il Viminale – di lavoratori agricoli impegnati nella campagna di raccolta delle olive nel territorio della provincia di Trapani, provenienti dall’accampamento spontaneo dell’area dell’ex oleificio Fontane d’oro, nato dopo l’incendio di settembre che ha ucciso un bracciante e devastato l’ex cementificio Calcestruzzi Selinunte dove gli stagionali trovavano riparo.

L’allestimento del campo – continua il Viminale – è il frutto di numerose riunioni tenute dalla prefettura di Trapani alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine ed estese a tutte le componenti interessate: i sindaci dei Comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara, l’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro (Ufficio speciale per l’immigrazion), la Protezione civile, l’ASP, i vigili del fuoco, la Croce Rossa e UNHCR.

Il campo, 14 moduli in tutto, ciascuno dei quali in grado di ospitare 5 persone, avrà una durata temporanea che coinciderà con la campagna di raccolta delle olive e verrà gestito dalla Croce Rossa Italiana che curerà la gestione dei servizi sanitari, di trasporto, di vigilanza.
A disposizione dei lavoratori per ogni esigenza burocratica ci sarà un ufficio mobile con un computer.
Tutti i braccianti sono in possesso di green pass e grazie alla collaborazione di ASP verranno effettuati periodici screening con tamponi rapidi. Inoltre gli operatori della Croce Rossa misureranno quotidianamente la temperatura corporea al fine di scongiurare l’insorgere di eventuali focolai di Covid.
Altri moduli verranno installati a breve in un’area limitrofa. Successivamente, in due aree già individuate dai Comuni di Campobello e Castelvetrano e con il contributo del ministero dell’Interno, sarà realizzato un progetto per insediamenti abitativi più stabili, seppur legati alla stagionalità dell’attività di raccolta. Questo consentirà il definitivo smantellamento dell’insediamento abusivo del vecchio cementificio Calcestruzzi Selinunte di Castelvetrano.

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