Eroi senza Patria
Genova – I Vigili del Fuoco rappresentano il baluardo tra i cittadini e il pericolo. Sempre in prima linea, dal salvataggio del nostro amico a quattro zampe alla ricerca di sopravvissuti nelle peggiori calamità. E lo fanno in silenzio, senza tante fanfare.
Eppure lo Stato continua a maltrattarli, continua a obbligarli a protestare per avere il minimo sindacale per continuare a difendere la nostra sicurezza.
È quello che, in sintesi, si legge in una nota di USB Vigili del Fuoco Genova che ha proclamato lo stato di agitazione sindacale.
“Le alluvioni, il crollo del ponte Morandi, la torre Piloti e tutti gli eventi che continuano a susseguirsi nella nostra provincia dimostrano l’importanza nell’avere personale vigili del fuoco congruo per affrontare con rapidità e sicurezza le richieste della popolazione”.
Le politiche della nostra amministrazione rivolte ad un taglio continuo del personale operativo attesta l’indifferenza verso il Soccorso Tecnico Urgente in un territorio dove i Cittadini e i Vigili del Fuoco sono costretti a convivere nella precarietà causata delle continue emergenze.
La creazione del nuovo distaccamento di levante, proclamato in pompa magna, si è arenato senza date certe; ad aggravare il quadro generale la continua diminuzione dell’organico con il rischio di chiusura dei distaccamenti cittadini, con una netta ricaduta negativa del soccorso con il conseguente allungamento nel tempo di risposta alle richieste da parte del cittadino.
Una condizione inaccettabile per i pompieri, costretti a carichi di lavoro sempre maggiore, condizioni che pregiudicano la sicurezza di una città e di un territorio fragile come quello ligure.
USB rivendica il rispetto dei numeri degli operatori del Soccorso stabiliti dalle norme nazionali e l’immediata risoluzione del distaccamento di levante, tenendo conto della mancanza di un presidio fondamentale per il Soccorso Genovese”.
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