Taxi, anche Genova aderisce allo sciopero nazionale contro Uber & C.

Lo stop previsto dalle 5 alle 22. Salve le corse per anziani, i portatori di handicap e i malati

Genova – Il Governo apre le porte a Uber & C. e i tassisti italiani si scatenano.
Mercoledì 24 novembre anche a Genova tutte le organizzazioni sindacali di categoria, riunite nel Coordinamento sindacale Taxi Genova, aderiranno allo sciopero generale del servizio proclamato a livello nazionale.
Si parla di 869 tassisti operativi che si fermeranno dalle 5 alle 22. La centrale operativa della Cooperativa RadioTaxi Genova garantirà esclusivamente il servizio minimo di trasporto “sociale” per anziani, portatori di handicap e malati.
Al centro della protesta il Ddl Concorrenza e la deregolamentazione del servizio di trasporto pubblico non di linea che prevede di “adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche”.

“Il nostro settore garantisce un servizio pubblico regolamentato, in cui le tariffe sono certe, visibili e amministrate, perché stabilite per legge dal Comune. Scavalcare gli enti locali, togliendo loro la competenza sulle tariffe, vuol dire favorire chi vede nel settore trasporti un business e cedere a fredde logiche di mercato un comparto che offre un servizio pubblico essenziale – spiega Attilio Dondero, portavoce del Coordinamento sindacale taxi Genova –. Per questo difendere il settore dall’ingresso incontrollato delle multinazionali e chiedere regole chiare e uguali per tutti significa non solo salvaguardare i lavoratori, ma soprattutto tutelare i cittadini e i consumatori, che sono per noi al centro delle priorità”.
Gli operatori del servizio taxi chiedono quindi lo stralcio dell’articolo 8 del Ddl Concorrenza e la ripresa del percorso di riforma della legge sul trasporto pubblico non di linea, avviato da alcuni anni ma rimasto incompiuto dal febbraio 2019.

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