Il presidente del Municipio: non ci arrendiamo a questa decisione che riteniamo folle
Genova – Dalle prime alle ultime file degli spalti della palestra del Centro Civico Buranello è tutto un susseguirsi di urla dei sampierdarenesi che si sentono traditi da chi ha deciso di piazzare i depositi costieri a calata Somalia.
“Dilla una cosa che hai fatto per Sampierdarena. Dinne una”. “È venuto qua perchè ha già deciso”. “E poi vieni a chiedere i voti a Sampierdarena”.
E avanti così, di spinta in spinta a interrompere il monologo del Sindaco, finché qualcuno decide pure di lasciare la sala e se ne va portando via anche i famosi cartelli nero petrolio con su scritto “NO depositi chimici”.
Protestano perchè l’amministrazione Bucci ha appena detto che non prenderà in considerazione l’opzione zero e che il posto ideale per traslocare da Multedo è proprio davanti a Lungomare Canepa. E a niente servono le rassicurazioni del Sindaco che tenta di mediare dicendo che “se ci dovessero essere problemi chi ne risponde è il Sindaco, sono io che vado in galera”.
“La gente è arrabbiata. È estremamente preoccupata per la salute dei propri figli e per questi materiali pericolosi, infiammabili e nocivi che proveranno a metterci a pochi metri dalle case”.
A parlare è Michele Colnaghi, presidente del Municipio Centro Ovest, che sottolinea che i sampierdarenesi daranno battaglia e annuncia: “Continueremo a organizzarci per fare in modo che questa cosa non avvenga”.
Una bella gatta da pelare visto che il Comune di Genova, a dicembre 2020, ha concesso l’autorizzazione all’ampliamento della capacità di stoccaggio di Attilio Carmagnani SpA e che l’ultimo accordo con ASPI prevede la realizzazione del nuovo svincolo autostradale di Pegli, dando per scontata la delocalizzazione dei depositi costieri.
“Ma Sampierdarena non si arrende”, continua il presidente minacciando azioni legali che sarebbero già pronte e annunciando che un pool di avvocati e ingegneri ambientali sta lavorando alla scrittura di una serie di osservazioni” per boicottare “questa decisione che riteniamo folle”.
“Il Sindaco deve richiedere la VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale. Lo dice il documento votato dalla Commissione municipale ambiente”.
A spiegarlo è il Presidente della stessa Commissione, Fabrizio Maranini, che poi punta il dito sulle dichiarazioni del Sindaco: “Non è vero che nel corso dei dialoghi con Autorità Portuale si è parlato di spostare i depositi a ponte Somalia”. E in effetti le ipotesi sul tavolo erano quelle dell’ex carbonile, sotto alla Lanterna, e dell’area di Messina.
“Venirci a dire che se ne era già parlato è una falsità”.
È “la Commissione che ha incontrato i cittadini e i lavoratori. È la commissione che ha approvato un documento che passerà in votazione in Consiglio municipale e che impegnerà il Sindaco a compiere determinati atti, ad esempio richiedere la VIA”.
Sarà ma Marco Bucci è di avviso completamente opposto, tanto che ai microfoni di Fivedabliu ha dichiarato che a prendere le decisioni sarà lui e non il Municipio che è soltanto uno degli uffici del Comune.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.