Nuova linea merci a Campasso e Certosa, il rispetto delle norme, gli impegni assunti, il coinvolgimento della comunità
Genova – I lavori al Campasso per la realizzazione del nodo ferroviario “porto di Genova – Via Sampierdarena/Campasso – Bivio Fegino” vanno veloci, anche più delle rassicurazioni che i cittadini attendono circa il transito delle merci pericolose in via Canepari a Certosa.
E su questo Tema è intervenuto Gianni Crivello, consigliere comunale dell’omonima lista, che in una nota ha sottolineato che “gli abitanti di Sampierdarena e Rivarolo, i vari Comitati e i rispettivi Municipio Centro Ovest e Municipio Valpolcevera, da mesi hanno richiesto un loro legittimo coinvolgimento e un percorso di trasparenza, tuttavia nonostante le denunce e proteste del territorio, scopriamo che sono in atto sul sito del Campasso, dei lavori con mezzi d’opera pesanti, che come scritto sul cartello di cantiere, sono “propedeutici alla realizzazione dello strato sub-ballast, necessario per le prossime attività di costruzione del binario”, con un finanziamento di euro 2.580.000,00. Siamo dinnanzi quindi ad un enorme paradosso. Si opera quindi nonostante tali lavori siano sono sottoposti ad una Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) da parte della Regione Liguria ad oggi non ancora pervenuta.
RFI fa lavori che devono ancora essere approvati?
Nella nota stampa Crivello chiede anche spiegazioni sul perchè RFI, “che cura l’opera anche dell’ultimo miglio, si sta “portando avanti” con i lavori che devono ancora essere approvati? Che quindi basterà posare gli otto binari, di cui uno per le merci pericolose e la linea aerea e tutto sarà pronto?” e ricorda che “il 26 luglio 2021 a Certosa il Sindaco Marco Bucci si impegnò, durante un’assemblea pubblica, a non far passare le merci pericolose su quella linea.”
Assegnate gare di appalto per l’avvio dell’attrezzaggio tecnologico
Nei lavori del nodo ferroviario sembra che RFI possa muoversi in totale libertà di vincoli e Crivello si chiede come sia possibile che ferrovie “abbia anche assegnato una gara di appalto “per una seconda fase di opere civili necessarie per l’avvio dell’attrezzaggio tecnologico del nuovo Parco Ferroviario di Genova Campasso” con una previsione di intervento economico di “importo presunto dei lavori ” euro 8.095.138,00″.
“A questo punto è più che legittimo domandarsi se queste procedure e questi atti siano possibili. Nel caso in cui il progetto dovesse cambiare e alcuni interventi risultassero inutili chi ne dovrebbe rispondere? La Corte dei Conti potrebbe essere coinvolta? Sembrerebbe che RFI possa muoversi quasi al di fuori delle norme o, quantomeno, intervenire sui territori senza dover dare risposte a nessuno. Vogliamo ricordare quindi al Comune di Genova, gli impegni assunti con i cittadini, oltre al fatto che deve essere il garante della salute e della sicurezza di una comunità”.
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