Genova – “Martedì 21 e mercoledì 22 dicembre è stato discusso e votato il bilancio di previsione e programmatico 2022-2024.
Come accade a conclusione di ogni seduta del Consiglio Comunale, l’ufficio stampa, produce un report della riunione in Sala Rossa. In questa occasione, più di sempre, non possiamo non denunciare che il comunicato prodotto dai giornalisti, retribuiti con i soldi dei genovesi, ha veramente toccato il fondo”.
Comincia così il comunicato stampa inviato da Gianni Crivello, capogruppo della Lista Crivello in Consiglio comunale, che poi prosegue contestando il fatto che “si è trattato esclusivamente di un monologo di Marco Bucci che si è lanciato in una sorta di autocelebrazione conclusa in maniera offensiva con un sono certo che ce la faremo nonostante i gufi. Non si è citata una sola parola delle considerazioni dei capigruppo di minoranza, tutti intervenuti nella discussione e, aspetto altrettanto grave, nessun riferimento al fatto importante che il martedì 21, la maggioranza non aveva garantito il numero legale per proseguire i lavori.
Ricordiamo ai signori dell’ufficio stampa comunale, del quale fanno parte una nuova addetta stampa del consiglio e altri nuovi assunti, e in particolare al suo responsabile, che dovrebbero tutelare le voci di tutti i rappresentanti avendo un ruolo istituzionale super partes. Vergogna!! Oramai con l’uso che fate dell’informazione istituzionale riuscireste a fare concorrenza a Ceausescu”, conclude la nota di Crivello.
Ecco l’intervento integrale del Sindaco inserito nel comunicato stampa
“Innanzitutto volevo ringraziare i dipendenti degli uffici che hanno lavorato alla predisposizione del bilancio. Ringrazio anche il consiglio comunale che ha fatto il dibattito sul bilancio, in questi due giorni, nei tempi giusti e nei modi giusti. Vorrei sottolineare alcune cose.
Oggi il Comune di Genova, grazie all’aumento dell’acquisto delle azioni di Iren, ha 100 milioni di euro in più, dati dal valore delle azioni. Questa è una operazione che abbiamo fatto, che ho voluto e che abbiamo spinto insieme in giunta, l’assessore Pietro Piciocchi e io, ha reso il nostro Comune più ricco.
Oggi il Comune di Genova è, comunque, più ricco per quanto riguarda le macro voci del bilancio, rispetto al preventivo dell’anno scorso, sono tutte in aumento: quindi i soldi stanziati per il 2022. Due esempi: investimenti delle manutenzioni passano da 180 a 520 milioni; per il sociale, comparando i consuntivi con quelli della precedente giunta, siamo passati da 40 a 65 milioni.
Il problema della Tari è stato generato dal passivo di bilancio di Amiu ereditato dalla precedente amministrazione: 160 milioni di euro. Oggi, quattro anni dopo, l’azienda è in sicurezza, il contratto è di 15 anni e questo ha permesso di poter chiedere dei prestiti per rinnovare il parco mezzi.
Per quanto riguarda la mobilità, abbiamo ottenuto dal governo 480 milioni di euro di cui 180 sono nel Recorey Plan, 600 milioni di euro a febbraio per lo skytram e per Erzelli e 50 milioni per il quinto asse della Valpolcevera: in totale un miliardo e 250 milioni di euro. A questi, poi, vanno aggiunte le opere infrastrutturali dovute al contratto con Aspi che cubano un miliardo e 455 milioni di euro.
Queste sono solo le opere infrastrutturali ed è qualcosa che a Genova non è mai accaduto. Siamo riusciti a fare il trasporto gratuito tenendo conto dei numeri e tengo a sottolineare che, in quattro anni e mezzo, non c’è stata alcuna azienda partecipata o fondazione che sia andata in rosso.
Passiamo ora ai punti chiave.
Riguardo i dati sull’occupazione, dal 2017 gli occupati a Genova sono cresciuti di 13 mila unità. Se contiamo i posti di lavoro in più, ossia guardando solo all’azione di crescita, siamo a 29 mila.
Abbiamo assunto in Comune, solo nell’ultimo anno, 750 persone e 1050 nelle partecipate, per rinnovare la macchina comunale a fronte dei tanti pensionamenti.
Popolazione: il saldo migratorio, dal 2018, è sempre stato positivo e l’Università ha aumentato, quest’anno, del 23 per cento il numero delle matricole, rispetto all’anno scorso che era del 18 per cento. e del 35 per cento gli studenti iscritti a Ingegneria.
Tutti gli indicatori parlano di una città in crescita, lo dicono le persone, che la cosa più importante.
Nonostante tutti i grandi disastri che, purtroppo, abbiamo avuto: il crollo del ponte Morandi, l’epidemia di Covid 19, le mareggiate, con i fondi del Next Generation EU, e tutto il lavoro che stiamo facendo, avremo circa 8 miliardi di euro che porteranno Genova a livello internazionale e al primo posto tra le città europee sul Mediterraneo che, per alcune cose lo è già: questo è il grande risultato ottenuto in questi anni.
Questi sono fatti e i fatti sono l’obiettivo della nostra giunta: non le parole ma i fatti. E, per me, è la cosa più importante. Questo bilancio previsionale e programmatico è ciò che faremo nei prossimi anni. Sono certo che ce la faremo, nonostante i “gufi”, e la città lo riconoscerà”.
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